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17 giugno 2024

Castelfranco

La libreria sommersa dalle acque apre un crowdfunding e in pochi giorni raccoglie quasi 7mila euro

L’appello della libreria Massaro di Castelfranco: “Venite a trovarci, i libri, quelli salvi, vi aspettano!”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

libreria Massaro

CASTELFRANCO – Le desolanti immagini dei libri che galleggiavano in oltre un metro e mezzo d’acqua nella Libreria Massaro di Castelfranco Veneto hanno fatto il giro del web. Foto che davvero hanno dato al misura di come siano state serie le conseguenze dell’esondazione dei giorni scorsi nella Città del Giorgione. Ma va anche riconosciuto che tanti angeli del fango e clienti affezionati della libreria si sono adoperati, anche solo con una buona parola, perché questo luogo potesse tornare a dispensare perle di conoscenza. Dal canto suo la proprietà, pur se prostrata per questo evento, non si è persa d’animo e oggi ha riaperto i battenti chiedendo a tutti di passare perché “i libri, quelli salvi, vi aspettano!”. Parole di speranza che potrebbero trovare una risposta concreta anche nella raccolta fondi lanciata online dalla libreria: ecco il link per dare una mano a questa storica realtà castellana. Un invito a cui hanno già risposto in tanti, infatti, in pochi giorni hanno raccolto quasi 7mila euro ma il danno è davvero considerevole (almeno 50.000 euro) e serve ancora tanta generosità, per permettere alla Massaro di tornare a nuova vita, giacché senza contare, arredi, impianti e quant’altro sono migliaia i libri persi con l’alluvione. Ma ecco cosa scrivono dalla libreria in un post particolarmente significativo che merita di essere letto fino in fondo. 

Cari amici,
Avrete senz’altro già visto negli scorsi giorni alcune delle fotografie che ora vogliamo riproporre. Lo facciamo perché da lì, dal metro e mezzo di acqua con cui abbiamo accolto il venerdì, siamo dovuti ripartire. Difficilmente queste immagini, il loro ricordo, ci abbandoneranno. E vogliamo tenerle presenti, non solo oggi o nei prossimi giorni, ma soprattutto quando il sole tornerà a splendere e la memoria vorrà sbiadire più facilmente. Vogliamo fissare la forma di questa perdita in modo che domani si possa riconoscere con maggiore cura quel che resta. È stato un colpo duro, durissimo. E inaspettato. Non si era mai vista una cosa simile, non qui. E se da lì siamo riusciti a ripartire, coi libri a farsi un bagno in anticipo sulla stagione, è grazie alle decine e decine di aiuti, di professionisti e volontari, amici, conoscenti e sconosciuti, generosi d’ogni specie e sostanza: è grazie a questo prodigio di solidarietà se in pochi giorni siamo riusciti a tornare a galla quanto basta per respirare. I ringraziamenti non saranno mai abbastanza per esprimere quanto vi dobbiamo, per il sostegno, l’affetto e la vicinanza. Per chi, nonostante la distanza, ha speso qualche parola di conforto, ha offerto il suo aiuto, ci ha ribadito la sua amicizia. Anche di questo si vive e anche questo aiuta ad alzare la testa e affrontare le difficoltà. E pensiamo che un giorno si potrà pure sorridere nel ricordare le corse su per la rampa coi carrelli pieni di cose da buttare. Già, cose da buttare. Libri a migliaia. Computer, mobili, documenti, oggetti necessari, oggetti utili e pure oggetti che sembravano inutili, almeno fino a che non li si vede riemergere dalla melma. Curioso come una volta guasto e perduto tutto meriti uno sguardo. Fosse anche l’ultimo. Ma con le cose perdute dobbiamo fare i conti, e i conti in queste situazioni sono dolorosi. Per chiunque volesse darci una mano e un sostegno morale, da domani siamo aperti! Vi invitiamo a raggiungerci in libreria: per un saluto, due chiacchiere, per il Toto Strega, per un suggerimento di lettura e una discussione sullo stato dell’editoria italiana. Venite a trovarci, i libri, quelli salvi, vi aspettano! E i librai, asciutti e indomiti, con loro. Poi, per chi avesse il piacere e la disponibilità di darci una mano a risollevarci, abbiamo aperto un crowdfunding. Ogni gesto non sarà dimenticato, la gratitudine è infinita. Grazie a voi la Libreria Massaro resiste!


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Ingrid Feltrin Jefwa

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