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13 ottobre 2024

Benessere

Decreto Riordino Gioco Online: i primi passi verso la riorganizzazione del settore giochi in Italia

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Decreto Riordino Gioco Online: i primi passi verso la riorganizzazione del settore giochi in Italia

È in arrivo una nuova era per l’iGaming italiano: l’implementazione della nuova normativa sul Riordino del Gioco Online trasformerà radicalmente il panorama delle scommesse sportive online in Italia.

 

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 2024, il Decreto n. 41 derivante dalla legge di delega fiscale (articolo 15, legge n. 111/2015) è un provvedimento mirato a una maggior regolamentazione del settore con l’obiettivo di promuovere una maggiore trasparenza nell’offerta e dei bonus benvenuto per ridurre il rischio di comportamenti problematici.

 

Questo decreto comunemente chiamato Decreto PVR (Punti Vendita di Ricarica dei conti di gioco online), analizza in modo dettagliato l'intero settore del gioco online, iniziando con le concessioni e regolamentando in modo preciso i concessionari autorizzati, gli attori della rete di raccolta, i requisiti minimi dei contratti e le operazioni specifiche su cui si baserà il nuovo sistema.

 

Decreto PVR: cosa cambia per le scommesse online

 

Il contenuto del decreto era già in larga parte vincolato da alcune linee guida essenziali precedentemente stabilite dalla Legge di Delega Fiscale del 2023, ma vediamo insieme nel dettaglio le novità principali introdotte da questa normativa.

 

- Limitazioni sulle concessioni: la novità principale di questa manovra è il limite sul numero di concessioni detenibili in contemporanea da un singolo detentore. Se precedentemente si potevano acquisire più licenze in contemporanea, d’ora in poi ogni operatore potrà detenere soltanto un’unica licenza, il cui costo passa a 7 milioni di euro (più), a fronte però di un periodo di validità più lungo di durata massima di 9 anni con esclusione di rinnovo. Si tratta sicuramente di una manovra atta a ridurre il numero di operatori presenti sul mercato italiano.

 

- Fine dei siti “skin”: una prima conseguenza del limite sul numero di concessioni, è il nuovo obbligo imposto ai concessionari di gestire direttamente i propri siti di scommesse e casinò online con dominio nazionale. Il fine ultimo è di eliminare i cosiddetti siti “skin”, ovvero i siti “fotocopia” sub-licenziatari di operatori già presenti e attivi sul territorio, che offrono esattamente gli stessi servizi ma che presentano interfacce grafiche diverse.

 

- Nuove regole per i PVR: più burocrazia per i Punti Vendita Ricarica che dovranno sottostare a nuovi requisiti e ottenere nuove autorizzazioni per poter continuare a operare sul territorio italiano. Le nuove regole prevedono l’iscrizione a un apposito albo e l’adozione di firme digitali per le procedure di deposito e ricarica online.

 

Questo ultimo punto in particolare, è solo il primo passo di un piano più articolato che prevede la riorganizzazione della rete dei negozi concessionari fisici. Dopo anni di produzione normativa selvaggia, i Punti Vendita fisici si sono spesso trovati paralizzati impossibilitati nella gestione e nella raccolta del gioco in diverse parti del territorio italiano.

 

Le preoccupazioni dei giocatori abituali: il nuovo panorama delle scommesse online

 

Le prospettive future dell’offerta di siti scommesse online in relazione alle nuove misure introdotte da questo decreto sono promettenti, con l’implementazione di misure più efficaci per garantire più trasparenza e controllo delle piattaforme di gioco d’azzardo online operanti in Italia.

 

Tuttavia, sono condivisibili alcune critiche da parte degli utenti abituali secondo i quali le nuove direttive sull’acquisizione delle concessioni per poter operare sul territorio italiano potrebbero facilmente costituire un nuovo ostacolo all’ingresso di nuovi brand, magari più innovativi o con offerte più competitive, nel mercato italiano. In particolare l’alto costo delle concessioni, fissato a 7 milioni di euro sarà un requisito che solo gli operatori più grandi e già affermati si potranno permettere: si stima infatti che questa riforma riforma ridurrà sensibilmente il numero dei piccoli e medi operatori di scommesse online, che passeranno da quasi 90 a circa una ventina.

 

Per garantire il successo di riforme come questa, sarà quindi importante affrontare le sfide e le critiche, e continuare a lavorare per migliorare le politiche esistenti, aggiustando la rotta quando necessario, per poter assicurare a tutti un mercato del gioco online non solo più sicuro e trasparente ma anche diversificato

 

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