TREVISO - "Vergognosa", "Imbrogliona", "Ridicola". Se ne è, indirettamente, sentite di tutti i colori la candidata sindaco Alessia Bellon. La sua (penultima) trovata elettorale ha fatto infuriati gli altri candidati. Giancarlo Gentilini ha paragonato l'indipendentista a Berlusconi. Anche Massimo Zanetti, Alessandro Gnocchi, Giuseppe Mauro e Giovanni Manildo hanno detto la loro in merito, credendo (o sperando) che comunque "i cittadini non ci cascheranno".

Alle critiche, Alessia Bellon ha risposto puntuale. Con un nuovo, e molto più consistente, assegno. Qualcuno potrebbe non scomodarsi per 150 euro a famiglia? Il problema non si pone se, gli euro, sono 3.778, e destinati a ogni cittadino, invece che a nucleo familiare. Così, Indipendenza Veneta rilancia: "Venerdì sempre ai gazebo di Alessia Bellon verrà distribuito anche un assegno pari a quasi 4.000,00 euro a cittadino e che porta la data del 6 ottobre 2013, quando si terrà il referendum per l’indipendenza del Veneto".

“Per quanto riguarda il tenore degli attacchi ricevuti, - Bellon risponde alle accuse - voglio stendere un velo pietoso e mettere solo in evidenza la spocchia e anche un certo machismo imbarazzato di chi vede crollare il consenso che pensava di avere per diritto divino. La situazione socio-economica è grave, Treviso è stata ridotta a una città-fantasma e quindi è ovvio che i trevigiani diano fiducia a chi ha individuato un piano concreto di taglio delle tasse e di sviluppo economico della città, per ridare a Treviso il sorriso". E e un bel po' di soldi.