Stroncata una gang di trafficanti di droga, 29 arresti
L'obiettivo dell'indagine era smantellare un'organizzazione composta da uomini e donne, con un'età compresa tra i 20 e i 40 anni, che forniva principalmente eroina e cocaina nelle città venete
VICENZA - In un'operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vicenza e coordinata dalla Direzione Antimafia di Venezia, sono stati raggiunti da provvedimenti restrittivi 22 cittadini nigeriani nell'ambito di un'indagine che ha portato all'arresto di sette stranieri, trovati in possesso di 700 grammi di eroina e cocaina. L'azione è stata condotta durante un blitz odierno che si è esteso su diverse città italiane. L'operazione principale si è sviluppata a Vicenza, ma si è estesa anche a Modena, Ferrara, Perugia, Milano e Pistoia, dove alcuni degli indagati avevano stabilito la loro residenza.
L'obiettivo dell'indagine era smantellare un'organizzazione composta da uomini e donne, con un'età compresa tra i 20 e i 40 anni, che forniva principalmente eroina e cocaina nella città di Vicenza e in altre città venete. Il presunto "boss" dell'organizzazione era stato precedentemente arrestato in un'operazione simile ed è attualmente detenuto a Zurigo. La maggior parte degli indagati aveva già un passato con le forze dell'ordine e aveva scontato pene detentive in passato, sempre per reati legati alla droga. Tra i 22 destinatari dei provvedimenti restrittivi, otto erano già detenuti in vari penitenziari. L'indagine, che ha coinvolto oltre 300 militari dell'Arma, ha portato al sequestro di 1,6 chilogrammi di eroina e 430 grammi di cocaina. Il processo investigativo è iniziato nel 2020 con l'arresto di un nigeriano trovato in possesso di un ovulo contenente cocaina, su cui era presente una sigla identificativa. Le indagini successive hanno permesso di individuare ogni membro dell'organizzazione, che acquistava la droga nelle città di Padova, Ferrara e Pistoia e la trasportava utilizzando ovuli, vendendola poi agli acquirenti.
L'organizzazione utilizzava messaggi criptici tramite SMS o WhatsApp, sia per indicare il tipo di droga che la quantità, ad esempio usando termini come 'pantaloni' per riferirsi agli ovuli da 10 grammi e 'pantaloncini' per quelli da 5 grammi, mentre 'black' era il codice per l'eroina e 'white' per la cocaina. Il denaro ottenuto dalla vendita della droga veniva reinvestito per l'acquisto di ulteriori stupefacenti o per coprire le spese legali di coloro che venivano arrestati, oltre che per sostenere le famiglie degli indagati. La maggior parte di loro risiedeva nella zona residenziale di Vicenza ed era in regola con le leggi italiane sull'immigrazione.
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