Nuovo ponte sul Piave: «Forzatura richiesta di finanziamento»
Bedin: «Si tratta di un progetto ancora in corso»
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PEDEROBBA - «Appare chiaramente una forzatura la richiesta di inserire il progetto del nuovo Ponte sul Piave tra Covolo e Vidor tra le opere cantierabili e quindi finanziabili con il decreto sblocca Italia». Lo sottolinea Giorgio Bedin, esponente di Ecologia & Progresso.
«Sono tante le incertezze sulle opere da realizzare – dice ancora Bedin -. Lo studio di fattibilità, unico documento approvato fino ad ora, è stato ampiamente rivisto in sede di progetto preliminare in corso di esame, e quanto dopo la conferenza tecnica tenutasi il 20 Maggio scorso a Crocetta del Montello che ne evidenziava i numerosi limiti. Infatti, la lunghezza del ponte è stata aumentata del 50 %, dai 500 m previsti dallo studio di fattibilità si è passati ai 750 m del progetto preliminare, ed il tratto in terrapieno previsto in alveo per circa 1500 m è stato addossato maggiormente verso la sponda destra del Fiume e ridotto nella lunghezza.
Permangono però ancora grossi punti di domanda che riguardano la lunghezza, la tortuosità e quindi il costo del tracciato come previsto nel progetto preliminare, il quale ricalca di massima quello riportato nello studio di fattibilità».