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15 maggio 2024

Montebelluna

L’opposizione fa il punto sui bisogni della città

Nasce il gruppo “XMontebelluna2021” che collabora con i consiglieri del “Pd-Il futuro è adesso”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Municipio di Montebelluna

MONTEBELLUNA – Da quasi un anno a questa parte un gruppo civico di cittadini montebellunesi chiamato “XMontebelluna2021”, insieme ai consiglieri del “Pd-Il futuro è adesso” lavora per analizzare i bisogni della comunità montebellunese, allo scopo di studiare delle proposte utili per le prossime elezioni amministrative.

“In particolare, nei mesi scorsi questi cittadini si sono organizzati in commissioni e – spiegano in una nota i promotori del gruppo -, hanno cercato di comprendere anche le diverse problematiche che l’area inerente “i bisogni della persona” (bambino, ragazzo, giovane, adulto, anziano) evidenzia, anche in relazione alle diverse progettualità attuate dall’attuale amministrazione. Sono emersi elementi positivi e criticità che, in sede di programma elettorale, saranno esposti proponendo alcune azioni significative”.

Di recente la tematica è stata anche oggetto di un focus online che ha analizzato in particolare: la crisi della natalità, crisi di alcune reti di prossimità (anche alla luce della pandemia attuale), aumento dell’età anziana, difficoltà economiche delle famiglie stesse, occupazione giovanile, sostegno all’integrazione delle persone più fragili (disabili e non solo), impoverimento di alcune famiglie. All’iniziativa ha preso parte anche Adriano Bordignon, direttore del Centro della famiglia di Treviso.

Paola Renier, membro del gruppo di cittadini, che ha moderato il focus dichiara: ‘Sono stati indicati alcuni dati che evidenziano la rilevanza che al giorno d’oggi hanno le politiche per sostenere le famiglie: a Montebelluna nel 2008 ci sono stati 356 nati mentre nel 2019 252; nel 2011 nella nostra città l’età media era di 41,9 anni mentre nel 2020 ha toccato quota 44 anni; nel 2011 i montebellunesi con un’età compresa tra 0 e 14 anni erano 4.807 mentre l’anno scorso 4.465. Naturalmente la situazione che vive la nostra città non rappresenta un’eccezione, infatti è correlata alla crisi demografica che tocca il nostro paese.

Detto questo, anche un ente territoriale deve fare la propria parte per fronteggiare questa problematica: sostenere le giovani famiglie indirizzando anche verso questa categoria le politiche abitative, costruire dal basso progettualità collaborando con le famiglie, creare tavoli con le categorie economiche per individuare misure da attuare coinvolgendo le aziende, introdurre azioni per la conciliazione dei tempi famiglia/lavoro e aprire le scuole oltre l’orario scolastico sono solo alcune delle proposte emerse.

È convinzione comune che azioni di attenzione alla complessa realtà delle famiglie debbano esser inserite in un progetto ampio di “comunità” che dovrà individuare alcuni obiettivi reali da raggiungere. Per questo è necessario favorire la creazione di nuove famiglie attraverso aiuti economici che anche l’ente Comune può mettere in atto; accompagnare e sostenere quelle fragilità che emergono nelle diverse famiglie con progettualità mirate e coordinate; attuare buone pratiche, che già nel passato hanno caratterizzato le politiche familiari del comune, da potenziare e/o migliorare e da contestualizzare; valorizzare le reti d’aiuto ed integrarle tra loro; potenziare servizi alla persona avendo cura di migliorare le relazioni tra amministrazione e cittadini”.
 

 


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