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16 giugno 2024

Treviso

Controlli su 16 aziende trevigiane: scoperti 5 lavoratori in nero e sospese 7 attività per irregolarità

Continua anche nel 2024 l'attività del Nucleo ispettorato carabinieri del lavoro di Treviso che nel 2023 ha scoperto 69 lavoratori in nero

| Isabella Loschi |

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Nucleo ispettorato carabinieri del lavoro di Treviso

TREVISO - Nel 2023 il Nucleo ispettorato carabinieri del lavoro di Treviso ha ispezionato complessivamente 202 aziende della Marca, intensificando i controlli di circa il 30% rispetto al 2022, concentrandosi nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura. Su 540 lavoratori identificati 69 sono risultati lavorare “in nero”. Il bilancio dell’attività del comparto di specialità dell’arma dei carabinieri su tutto il territorio della provincia trevigiana ha inoltre riscontrato oltre 300 inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e adottati 65 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Contestate complessivamente ammende e sanzioni amministrative per oltre 2,2 milioni di euro.

Nell’ultimo mese il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, ha controllato altre 16 aziende trovando altri 5 lavoratori in nero e numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Delle 16 aziende 7 attività imprenditoriali sono state sospese.

In un cantiere a Casale Sul Sile sono state sospese le attività di 2 imprese edili intente a svolgere lavorazioni in quota, la prima per non aver predisposto idoneo parapetto atto a prevenire le cadute verso il vuoto e la seconda per non aver redatto il Piano Operativo di Sicurezza. Analogo provvedimento è stato adottato in altro cantiere edile situato a Vedelago, dove i lavoratori stavano operando sul tetto in assenza di idonei sistemi di protezione contro il pericolo di cadute verso il vuoto ed anche in questo caso il titolare non aveva provveduto a redigere il piano operativo di sicurezza.

In agricoltura, sono state sospese 2 aziende dove stavano operando dei lavoratori intenti nella potatura e rilegatura delle viti. In un caso, durante un controllo effettuato a Ponte di Piave, è stata riscontrata la presenza di 3 lavoratori extracomunitari “in nero”, due dei quali irregolari, mentre un’azienda operante a Motta di Livenza, è stata sospesa in quanto stava impiegando dei lavoratori senza aver provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi.

Sempre per la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi è stata sospesa l’attività imprenditoriale di un centro massaggi gestito da cittadini cinesi a Montebelluna. Infine, all’interno di una pizzeria d’asporto a Mogliano Veneto è stata riscontrata la presenza di 2 lavoratori “in nero” ed anche in questo caso è stata sospesa l’attività imprenditoriale.


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