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28 aprile 2024

Castelfranco

Superati i livelli di guardia dell'ozono nella zona di Castelfranco

La concentrazione di ozono può provocare disturbi respiratori, specialmente nei soggetti più fragili. I consigli dell'Arpav.

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Ozono

CASTELFRANCO – Nelle giornate appena trascorse, al caldo infernale si è aggiunto anche l’innalzamento dei valori di ozono nell’atmosfera. L’Arpav ha infatti rilevato il superamento della soglia di informazione di 180 µg/m³ per l'ozono nella stazione di rilevamento della qualità di Alta Padovana, area in cui rientra anche il Comune di Castelfranco Veneto. Ad esempio, nella giornata di mercoledì 20 luglio alle 17 è stato rilevato il massimo orario di 204 µg/m³ di ozono, superiore alla soglia di informazione fissata 180 µg/m3.

Ma cosa comportano concretamente questi valori? Formato da tre atomi di ossigeno, l’ozono è indispensabile per la vita sulla Terra, grazie alla sua capacità di bloccare a livello della stratosfera i raggi solari nocivi. Esso tuttavia può rivelarsi dannoso per l’uomo e l’ambiente (riduce ad esempio la fotosintesi nelle piante) se presente in alte concentrazioni ai livelli più bassi dell’atmosfera.

Tra gli effetti acuti derivanti dall’esposizione all’ozono vi sono le irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all'apparato respiratorio, un senso di pressione sul torace e la tosse (azione irritante nei confronti delle mucose). I rischi per la salute dipendono dalla concentrazione di ozono presente e dalla durata dell'esposizione. In caso di sforzi fisici l'azione irritante risulta più intensa e le prestazioni fisiche possono diminuire.

Per tali motivi, è bene che bambini, donne in gravidanza, anziani, chi svolge attività lavorativa e fisica all'aperto e in particolare i soggetti asmatici ed i soggetti con patologie polmonari e cardiologiche evitino prolungate esposizioni all'aperto nelle ore più calde della giornata e riducano al minimo, sempre durante le stesse ore, lo svolgimento di attività fisiche affaticanti (passeggiate in bicicletta, gare, attività sportive in genere) che comporterebbero un aumento dell'impegno respiratorio. È opportuno svolgere tali attività nelle prime ore della giornata (non oltre le ore 10 del mattino) oppure nel tardo pomeriggio o alla sera (dopo le 18).

 


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Leonardo Sernagiotto

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