STOP ALLE IMITAZIONI DEL PROSECCO
La Regione presenterà istanza della Doc di Prosecco
Conegliano - Niente più prosecco brasiliano, nè argentino né di alcun altro Paese. “Il vino Prosecco è un patrimonio del territorio del Nord Est e lo tuteleremo a livello mondiale facendo perno sul nome della località di nascita del vitigno".
Lo ha detto il vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato, annunciando l’approvazione in Giunta della sua proposta, in base alla quale il Veneto presenterà l’istanza di riconoscimento della Denominazione d’Origine Controllata per i vini di Prosecco e per la DOCG delle attuali Denominazioni Conegliano Valdobbiadene e Montello e Colli Asolani, così da assicurarne la riconoscibilità e il differenziale di valore.
Infatti, come ha ricordato Manzato, legare il prodotto alla località d’origine è la strada per impedire “imitazioni” che, richiamandosi al nome dell’uva, sfruttino la scia del successo dei nostri produttori.
“Vogliamo garantire la specificità del Prosecco – ha aggiunto il vicepresidente – riconoscendone le peculiarità mediante la normativa comunitaria. Intendiamo inoltre investire su questa partita i fondi che la nuova Organizzazione Comune di Mercato del vino mette a disposizione per la promozione e valorizzazione del prodotto”.