TREVISO - Le famiglie della provincia di Treviso in otto anni sono cresciute del 16%, contro una media nazionale dell'11%, ma entro 10 anni il 25% della popolazione sarà anziana ed occorre realizzare unità abitative diverse da quelle di oggi.

E' uno dei dati che emerge da una ricerca condotta da Federico Della Puppa, dell'Università Iuav di Venezia, per conto di Filca Cisl Treviso ed illustrata nel corso di un convegno svoltosi a Preganziol sul tema del futuro abitativo nella Marca.

Secondo l'indagine, la dimensione media delle famiglie dal 2001 al 2007 - anno al quale si riferiscono i dati più recenti - è scesa da 2,7 a 2,5 componenti, segnale che i nuclei si stanno riducendo e quindi sarà destinata a rimanere invenduta la maggior parte delle unità abitative realizzate anche solo fino a pochi anni fa, perché dotate di troppe stanze rispetto al fabbisogno, e quindi inutilmente costose.

"Ciò che risulta invenduto oggi - spiega Della Puppa - è destinato a rimanere invendibile sia per l'errore di target, sia per il modesto livello di tecnologia connessa al risparmio energetico adottato".

Per quanto riguarda il panorama del comparto edile, il segretario Filca Cisl di Treviso, Francesco Orrù, ha evidenziato come, in base alle iscrizioni alla Cassa Edile, nel trevigiano si sia perso in un anno circa il 10% di iscritti, pari in origine a 7.500 addetti per il 45% rappresentato da forza lavoro straniera.