"CASO MAIA": POLEMICA TRA COMUNE E COMITATO
I residenti si sentono ignorati e abbandonati dall'amministrazione comunale
Pieve di Soligo - Non è ancora chiusa la partita tra l'azienda agroalimentare Maia e i suoi vicini di casa. Spuntano ora il pericolo inceneritore e le polemiche tra comitato Rompimaia e il Comune di Pieve. Il comitato che riunisce i residenti nelle vicinanze dell'allevamento intensivo si sente abbandonato dalle istituzioni.
Il Rompimaia chiede ora con insistenza chiarimenti all'amministrazione comunale pievigina sulla reale possibilità che nell'area della ditta Maia possa sorgere un inceneritore. Insoddisfatti delle risposte del Comune, i residenti sottolineano il perdurare dei disagi a cui sono sottoposti da anni: rumori, odori nauseabondi, piume di galline e polvere di pollina che aleggiano nell'aria.
«Disarmato dal comportamento di chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini - recita un comunicato del comitato Rompimai - il comitato è stato costretto ad affidarsi a un pool di professionisti e a un noto studio legale specializzato in tematiche ambientali. Continuiamo comunque a chiederci quando gli amministratori locali intraprenderanno azioni concrete nei confronti della Maia per restituire dignità e decoro alla vita degli abitanti di Pieve di Soligo e di Villanova».