Innamorati a Sant Andrea
Riapre la chiesa più bella (e antica) della Diocesi
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Sabato 17 giugno si è celebrata la festa degli innamorati. Erano in duecentocinquanta, ma l’amata era una sola. Ed era bellissima.
Politici, sacerdoti, mecenati, parrocchiani: tutti riuniti sul limitare dell’estate a festeggiare la loro splendida chiesa di Sant’Andrea. A mesi dal termine dei massicci lavori di restauro si sono trovati assieme per ricordare e ricordarsi ancora una volta: che splendore questa chiesa!
“Rendiamo grazie per il dono di avere una chiesa riportata alla bellezza delle originiâ€Â, ha detto la rappresentante della parrocchia nel corso della cerimonia. Ma oltre che al Signore, i ringraziamenti sono stati più e più volte, nel corso della cerimonia, rivolti anche ad un altro signore (che forse non disdegnerebbe la maiuscola): Dino De Poli, della fondazione Cassamarca, che ha detto di essersi impegnato “perché mi sono innamorato di questa chiesaâ€Â, e senza i cui quattrini i restauri non sarebbero stati completati. Tanto è vero che don Giacomo Ferrighetto ha raccontato che ad inizio lavori ha passato molti giorni “con la compagnia ossessionante della paura di non farcela†a far quadrare i conti. E la parrocchia ha omaggiato la Fondazione con un grande cartellone di ringraziamento spuntato appositamente per il dì della festa; inoltre e soprattutto, per mano del vescovo Zenti, ha regalato a Mister Cassamarca una targa celebrativa in argento sbalzato.
Anche perché potrebbe perfino dover tornare a bussare alla porta del suo portafoglio: l’impianto di riscaldamento della chiesa-capolavoro attende ancora un salvatore, e la necropoli scoperta all’esterno durante i lavori abbisogna di studiosi.