Notte di paura a Preganziol: uomo armato tiene in ostaggio la moglie in casa per tutta la notte
La donna 58enne è stata liberata alle 7 di giovedì mattina dai carabinieri
| Isabella Loschi |
PREGANZIOL - A Preganziol una donna è stata tenuta in ostaggio dal marito armato per tutta la notte. Il fatto è accaduto ieri sera, 21 febbraio, a partire dalle 22, in via Gorizia e intorno alle 23, tutte le strade del quartiere sono state chiuse. A dare l’allarme alle forze dell’ordine è stata la figlia della madre 58enne che ha chiamato il “112” segnalando che la donna si trovava in grave pericolo a seguito dell’ennesima accesa lite con il marito convivente, un operaio 55enne, titolare di porto d’armi per uso sportivo e regolarmente detentore di 6 armi (pistole e armi lunghe) che l’aveva pesantemente minacciata e, dopo averle sottratto le chiavi, le stava impedendo di uscire di casa.
Dopo la segnalazione sul posto sono arrivati i carabinieri e il militare negoziatore del comando provinciale di Treviso e, a seguire, il personale specializzato delle Squadre Operative di Supporto del 4° Btg. Carabinieri “Veneto” per fornire una cornice di sicurezza a tutto il dispositivo e per attuare un’eventuale irruzione in abitazione.
Per tutta la notte il negoziatore ha interloquito via “sms” con la donna ed la sostenerla, benché la stessa fosse evidentemente terrorizzata e prostrata per la drammatica vicenda. La svolta decisiva verso le 7 di questa mattina, 22 febbraio, quando alla donna veniva suggerito di cercare di uscire di casa con la scusa di portare solo qualche minuto fuori – come ogni mattina – il proprio cane. Richiesta cui il marito aderiva pur impedendole di portare con sé il telefono cellulare. A quel punto, uscita di casa, la donna veniva subito soccorsa e messa in sicurezza mentre scattava il blitz delle “SOS”: i militari specializzati dell’Arma facevano ingresso in abitazione e bloccavano l’uomo che, totalmente sorpreso dalla fulminea azione, non opponeva resistenza.
Il 55enne veniva quindi condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza privata ed infine associato alla casa circondariale di Treviso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Fortunatamente l’operazione si è svolta senza conseguenze fisiche per nessuno ma solo tanta paura. Le armi detenute dall’indagato sono state poste sotto sequestro.
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