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08 maggio 2024

Nord-Est

La moglie di Rebellin: ''Importante che l'omicida venga estradato''

Così Françoise Marie commenta la notizia della prossima estradizione in Italia del camionista che ha travolto e ucciso l'ex campione di ciclismo

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Davide Rebellin

VICENZA - Il cammino giudiziario "sarà ancora lungo ma l'importante è che la persona che ha ucciso mio marito, restando a guardare subito dopo la tragedia senza chiamare i soccorsi, fuggendo e non avendo mai espresso una sola parola di scuse e rimorso, venga arrestata e giudicata per quello che ha fatto". Così Françoise Marie, la moglie di Davide Rebellin, commenta la notizia della prossima estradizione in Italia del camionista, il tedesco Wolfgang Rieke, che ha travolto e ucciso l'ex campione di ciclismo e i risultati dell'inchiesta condotta dalla Procura di Vicenza. Il riferimento della vedova è anche alla "sconcertante condotta tenuta nell'immediatezza dall'imputato, perfettamente conscio di aver schiacciato una persona con il suo mezzo pesante, ma praticamente 'impassibile'".

"E' giusto che sia messo di fronte alle sue azioni: un drammatico incidente può capitare, ma la sua reazione, terribilmente vile e senza rimpianti, non è quella di un uomo" prosegue la moglie di Rebellin, assistita, come gli altri familiari della vittima, attraverso il consulente Alessio Rossato, da Studio3A-Valore e dall'avvocato Davide Picco, del foro di Vicenza. "Per me è importante anche che l'inchiesta sia riuscita a dimostrare che la responsabilità dell'incidente è al cento per cento del camionista, che aveva perfetta visibilità per poter scorgere Davide, il quale percorreva la strada in totale sicurezza per se stesso e senza recare disturbo a nessuno - sottolinea la donna - Ho letto tante cose che hanno acuito il mio dolore, come se fosse stato Davide ad andare addosso al camion, pedalando senza rispettare gli altri utenti della strada, laddove invece mio marito era una persona particolarmente e profondamente rispettosa di tutti, anche sulla strada: per lui era molto importante non intralciare mai nessuno, restare sulla destra, fermarsi al semaforo rosso, mettere il casco".

Rieke, rileva la vedova Rebellin, "che ha spezzato tutti i progetti di mio marito, che ha schiacciato senza rimorsi o rimpianti una persona così pura, così dolce, così amorevole, così rispettosa, così gentile, deve pagare per quello che ha fatto, per la sua reazione disumana: come se Davide non avesse valore. Deve essere giudicato e condannato - conclude - per l'orrore che ha commesso e che continua a togliermi il fiato". (ANSA)

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