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30 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Gli ex studenti si attivano per salvare il disegno alla scuola media

Claudio Breda, uno degli autori del disegno si attiverà affinché questa testimonianza dell’impegno degli studenti non vada perduta

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Gli ex studenti si attivano per salvare il disegno alla scuola media

PIEVE DI SOLIGO – Il disegno che ripropone una stampa del 1788 e che fin dal 1982 accoglie gli studenti della scuola media di Pieve di Soligo, rischia di andare perduto per i lavori in corso. Dopo l’appello di un gruppo di pievegini ora anche uno degli autori si sta attivando, per riunire tutti gli ex compagni di scuola che hanno lavorato al grande disegno (12x4 metri), e chiedere formalmente che venga salvato. “Non è un’opera d’arte certo ma è la testimonianza dell’impegno di un gruppo di studenti e della loro volontà di fare qualcosa per la loro scuola – ci dice Claudio Breda, uno degli autori -. Penso che in molti gli riconoscano un valore affettivo, non solo noi che lo abbiamo realizzato”.

Claudio che con l’allora compagno di scuola Luca Manzato è tra gli autori principali, pur se va detto che vi hanno collaborato anche altri studenti di 3° media (37 anni fa), e spiega che il preside Paolo Martorel, nonché storico preparato, aveva entusiasticamente sostenuto questo lavoro intrapreso con la professoressa Marinella Donadon. Un grande impegno per dei ragazzini che in 3° media dovevano anche prepararsi per gli esami e che però, per amore della loro scuola, trascorsero 6 mesi sulle impalcature per dare vita a questa mastodontica riproduzione della loro cittadina.

“Lo feci nel lontano 1982 con tecnica mista carboncino e sanguigna e mi impegnò per circa 6 mesi lavorando a tempo pieno – ricorda Claudio -. Chiaramente il lavoro presenta tutte le ingenuità tecniche, ma è stato svolto non in un liceo artistico o scuola d'arte, ma in una scuola media. Sono rimasto sorpreso sia ancora integro (segno che la base in cartongesso era stata preparata bene). E sono rimasto ancora più sorpreso che lo vogliano murare per necessità di adeguare la scuola alle (più che condivisibili) esigenze antisismiche. Mi chiedo, ma non si può salvare ugualmente? Non tanto perchè ci abbia lavorato, ma per l'impegno dimostrato da tutti coloro che ci hanno lavorato, a partire dal Preside e dall'insegnante di disegno del periodo, promotori del lavoro, sino al gruppo dei miei compagni di scuola”.

Claudio non polemizza e non critica ma vuole semplicemente evitare che un pezzo di storia dell’impegno di un gruppo di ragazzi entusiasti vada perduto per sempre e aggiunge: “Poi è sempre la rappresentazione di una riproduzione storica. A essere sincero ho saputo della faccenda prima su Facebook nella pagina di Gianni Spina, la persona che pubblica le foto storiche di Pieve di Soligo, e che ora dimora nella casa di riposo. Ora conto di contattare i compagni di scuola di un tempo e di chiedere che questo disegno non venga distrutto. Dopo tanti anni, rimetterò piede nella mia vecchia scuola per cercare di salvare un lavoro che ci ha resi felici e orgogliosi pur se eravamo solo dei ragazzini”.

 


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Ingrid Feltrin Jefwa

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