VITTORIO VENETO - Sono morte oltre 700 persone. Uomini, ragazzi, donne, bambini, neonati. Sono annegati, nel Mediterraneo, mentre tentavano di raggiungere l'Italia. Mentre cercavano una speranza di vita, fuggendo da paesi dove guerra, fame, vessazioni e violenza non gli permettevano più di stare.

Un barcone con oltre 700 - ma potrebbero essere molti di più, anche 950 - passeggeri si è rovesciato nel canale di Sicilia. Probabilmente per uno spostamento di migranti, l'imbarcazione non ha retto. E il naufragio ha spento 700 vite, messo un punto a 700 storie.

Forse a molte di più.

Quella di ieri, è stata la più grande tragedia del mare di sempre, dal dopoguerra. Una tragedia che ha scosso l'Italia, l'Europa, il mondo. Una sciagura che Vittorio Veneto non vuole passi inosservata, dimenticata, ignorata. Ed è per questo che la cittadinanza, mercoledì 22 aprile, si troverà in piazza Flaminio per riflettere su una tragedia che va ricordata. Ogni giorno.

A ideare l'iniziativa è la Rete di cittadinanza solidale, che invita tutti mercoledì prossimo, alle ore 20.30, in piazza a Serravalle. "Dobbiamo guardarci dentro e trovare la forza di dire basta, di dimostrare nei fatti che non abbiamo perduto il nostro bene più prezioso, la nostra umanità - è l'appello della Rete - Per questo invitiamo tutti i cittadini a scendere sulle strade di Vittorio Veneto e ritrovarsi insieme in piazza, una piazza che al di là delle differenze etniche, culturali e religiose, ricordi queste vittime, e faccia riemergere da questo mare di indifferenza un nuovo sentimento di fratellanza e solidarietà".

"Faremo in modo di ricordare insieme, di fare memoria collettiva di pensare a cosa questo significhi", spiega l'associazione. Che invitato tutti ad "Esserci, per esprimere in pochi passi una solidarietà reale. Esserci, per non essere stranieri a noi stessi. Esserci, per rimanere umani".