SAN PIETRO DI FELETTO - "Non è possibile permettere un simile utilizzo dei media comunicativi, ritengo ciò sia da considerarsi un abuso finalizzato a screditare in modo fazioso l’operato e i rilievi evidenziati dal nostro gruppo consiliare, utilizzando di fatto il sito istituzionale come organo di informazione del gruppo politico di maggioranza, dove il gruppo che rappresento non ha diritto di replica”.

Maurizio Tondato (Un Comune Amico – Lega Nord) difendendo il proprio gruppo politico di minoranza, ha deciso di rivolgersi direttamente al Prefetto di Treviso, Aldo Adinolfi e al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, segnalando come l’amministrazione comunale di San Pietro di Feletto utilizzerebbe il sito ufficiale del comune per scopi propagandistici "riportando oltretutto informazioni parziali ed opinioni intrise di giudizi denigratori e privi di fondamento nei confronti della minoranza che non ha nessuna possibilità di intervenire".

“Ci vediamo perciò costretti a scrivere al Prefetto e al Ministro – dichiara Tondato – per segnalare come il comunicato stampa del 13/07/2011 avente ad oggetto “Autovelox, il Comune vince contro il ricorso di un automobilista” contenga informazioni parziali e affermazioni denigratorie nei confronti della minoranza.

La minoranza ha sempre posto all’attenzione dei cittadini e del sindaco Dalto le problematiche derivanti dall’uso improprio degli autovelox fissi su strade come quelle felettane (al punto tale che gli stessi non sono mai stati autorizzati dalla prefettura di Treviso). E queste osservazioni sono state confermate dalla Suprema Corte di Cassazione nel febbraio 2011. Che il sindaco Dalto parli di propaganda messa in atto dalla minoranza, la quale ha tratto in inganno un cittadino, è senz’altro un intervento manchevole sotto molti aspetti e non completo dal punto di vista informativo che senza dubbio ha il solo fine di omettere e privare i cittadini di quella che dovrebbe definirsi informazione imparziale. Infatti il sito comunale ed il periodico amministrativo Feletto Informa, non sono mezzi di comunicazione privati ma gestiti e sviluppati con i soldi pubblici dell’intera cittadinanza e in virtù di questo dovrebbero essere utilizzati in modo appropriato.

Se l’attenzione all’informazione dei cittadini, viene così tanto decantata da sindaco e maggioranza, perché allora in merito alla retribuzione fondi alluvionati (alluvione ottobre/novembre 2010) la documentazione chiesta dalla minoranza è stata messa a disposizione in modo completo solamente dopo reiterate richieste, abbondantemente fuori i termini di legge e rispetto la quale la provincia ha già rilevato delle gravi irregolarità? Perché nel sito istituzionale non compaiono queste notizie? Ritengo – conclude Tondato - che tutto ciò non rappresenti solo una questione di etica politica ma bensì uno strumento di prevaricazione dei diritti della minoranza”.