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23 maggio 2024

Conegliano

AUTOVELOX, IL COMUNE VINCE CONTRO IL RICORSO DI UN AUTOMOBILISTA

Il giudice di pace respinge il ricorso e conferma la sanzione

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AUTOVELOX, IL COMUNE VINCE CONTRO IL RICORSO DI UN AUTOMOBILISTA

SAN PIETRO DI FELETTOLe postazioni di velomatic installate dall’Amministrazione in territorio comunale sono legali, i controlli effettuati con le medesime da parte dagli operatori di polizia locali e le sanzioni comminate sono conformi alla normativa vigente.

Lo stabilisce la sentenza 107/11, depositata il 30 giugno scorso, del giudice di pace di Conegliano Massimiliano Marchetti con la quale si è pronunciato in merito al ricorso contro il Comune di San Pietro di Feletto presentato da un automobilista che, nel giugno 2010, era stato sanzionato per eccesso di velocità. Al conducente, un cittadino residente fuori Comune, era stata contestata l’infrazione al Codice della Strada dal vigile allora in servizio Michele Scavilla che l’aveva rilevata tramite il velomatic installato presso la postazione in località Casotto.

L’automobilista contestava il fatto che l’accertamento mediante velomatic sarebbe stato “palesemente viziato (…) sotto i profilo dell’illegittimità dell’accertamento, nonché della mancata contestazione immediata”.

Ma la sentenza parla chiaro. Nel dispositivo infatti si legge: “Il ricorso è infondato e andrà respinto” perché “il rilevamento è avvenuto da parte di un operatore di polizia, il che fa cadere qualsiasi motivo relativo all’automatismo della rilevazione” e “risulta altresì correttamente installata la segnaletica verticale fissa…”.

Oltre a respingere il ricorso, il giudice ha confermato la sanzione.

«La propaganda fatta dalle minoranze, in cui si lasciava erroneamente intendere che le postazioni fisse di autovelox sono irregolari, ha tratto in inganno un cittadino che ha pensato di fare ricorso contro il nostro Comune per non pagare una multa giustamente comminata dal nostro vigile – spiega il sindaco Loris Dalto -. Oggi il Giudice di Pace ha dato ragione all’Amministrazione e il cittadino paga le conseguenze della disinformazione e della propaganda. Siamo soddisfatti degli esiti giudiziari di questa vicenda perché hanno messo in luce la bontà delle scelte dell’Amministrazione che si è dotata di strumentazioni per i controlli stradali per disincentivare quei comportamenti scorretti sulle strade che mettono a repentaglio la sicurezza e l’incolumità sia di chi guida che di pedoni e ciclisti».

Le postazioni fisse (velobox), segnalate da appositi cartelli in entrambi i sensi di marcia, sono cinque e sono state installate nel punti considerati più a rischio della rete stradale: uno a Rua in via Veneto, due sulla SP 130 all’altezza del market la Bontà e del Magis, e due sulla SP 635 a Bagnolo, in via Cervano, e a Casotto, in via Maset.

 

 


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