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07 maggio 2024

Treviso

A rischio i rifornimenti di cibo nei supermercati: "Manca personale nelle aziende agricole e nella distribuzione"

L'allarme della Coldiretti Treviso: "I vari comparti agricoli stanno andando in tilt per il blocco dei consumi"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

coldiretti treviso

TREVISO - “La mancanza di personale all’interno delle aziende agricole e delle piattaforme logistiche rischia di mettere in discussione la fornitura di cibo alla grande distribuzione”.

L’allarme è stato lanciato ieri da Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso, preoccupato per le conseguenze dell’emergenza sanitaria sulle 15mila imprese agricole del territorio fondamentali per la produzione di cibo. Anche se al momento la situazione regge, secondo l’associazione degli agricoltori “servono strumenti flessibili e immediati per l’assunzione dei lavoratori. Incredibile che i voucher nati in agricoltura ora non possono essere utilizzati nel nostro settore. Lo snellimento burocratico è una priorità”.

“I vari comparti agricoli stanno andando in tilt per il blocco dei consumi, per la chiusura dei canali Horeca e la situazione dei mercati europeo e internazionali”, fa il punto Polegato.

Dai produttori di vino al latto caserario, la chiusura di ristoranti, bar e hotel, sta mettendo in ginocchio numerose aziende dell’agroalimentare. “Provate a pensare per le aziende che producono e commercializzano a favore di hotel, ristoranti, bar questo momento cosa significhi. Il settore vino, quello zootecnico da carne, il lattiero caseario, per non parlare dell’ortofrutticolo sono di fronte a delle situazioni catastrofiche anche per la chiusura degli stessi mercati”.

“Per noi è una priorità garantire e intervenire a tutti i livelli affinché il settore primario non si fermi. Stiamo monitorando e cooperando con le istituzioni per salvaguardare i comparti agricoli più a rischio e fragili, dal lattiero caseario al florovivaismo, ma anche per governare le criticità burocratiche, le consegne di derrate alimentari, le scadenze del piano di sviluppo rurale e tante altre situazioni che oggi si trovano nel limbo dell’emergenza – spiega con forza Giorgio Polegato– Sul territorio tutti i presidenti zonali stanno cooperando con i nostri funzionari per essere vicini alle rispettive realtà imprenditoriali agricole per competenza territoriale”.

C’è anche un altro nodo fondamentale, quello dei pagamenti. L’associazione chiede di sbloccare pagamenti del Piano di sviluppo rurale e Pac, previsti per i prossimi mesi, al termine dei controlli di Avepa. “Chiediamo che questi pagamenti, Coldiretti Veneto si è attivata immediatamente, vengano effettuati posticipando i controlli. Non possiamo attendere fine anno. Il pagamento è una boccata di ossigeno, stiamo parlando di 15 milioni di euro solo per l’agricoltura trevigiana. In caso da un controllo successivo ci fossero problemi Avepa potrà sempre rivalersi”. L’altra partita fondamentale che si sta giocando è quella delle speculazioni e della produzione di falso made in Italy: “Coldiretti Treviso sta facendo rete ed anche questi temi sono attenzionati e tutti siamo pronti a segnalarli per far intervenire le autorità competenti” conclude Polegato.

 


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