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27 luglio 2024

Cronaca

'Fleximan' ha un volto, c'è un indagato a Rovigo

E' sospettato di cinque 'abbattimenti' di autovelox in Polesine

| Ansa |

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Fleximan

ROVIGO - Ha un volto, anche se per ora è sospettato solo di cinque episodi su un totale di almeno una quindicina, il misterioso "Fleximan" che dall'estate scorsa si è autoproclamato vendicatore degli automobilisti vessati dagli autovelox, quasi sicuramente emulato da altri 'seguaci' in Veneto e altrove. I Carabinieri di Adria e del Nucleo operativo radiomobile di Rovigo hanno denunciato un uomo di 42 anni, un "soggetto noto" residente in Polesine ma nato a Padova.


La sua casa è stata perquisita e sono stati sequestrati elementi necessari e finalizzati all'indagine, che saranno sottoposti a perizia. Nei suoi confronti è ipotizzato il reato di danneggiamento aggravato a beni esposti per necessità o consuetudine alla pubblica fede, e per interruzione di pubblico servizio. I cinque danneggiamenti sono quelli avvenuti nei Comuni polesani di Bosaro - due volte, a maggio e luglio dello scorso anno - Corbola e Taglio di Po, nello stesso giorno, alla vigilia di Natale, e Rosolina, il 3 gennaio scorso. I Carabinieri hanno eseguito accertamenti sui luoghi e sugli impianti di videosorveglianza, accertamenti di natura tecnica, riscontri su tabulati e celle telefoniche, denunce e segnalazioni. La Procura di Rovigo ha avviato un accertamento tecnico con le garanzie della difesa sul contenuto di quanto è stato rinvenuto nella perquisizione e sottoposto a sequestro.


 Non è certo, anzi è poco probabile, che l'indagato possa essere responsabile di tutti i danneggiamenti - una quindicina in tutto - firmati da "Fleximan" in circa un anno. Sono altre tre in Veneto, le Procure che hanno avviato gli accertamenti su attentati a pali degli autovelox, e sono Belluno, Padova e Treviso. La modalità dei vandalismi è la stessa: il palo che sorregge la telecamera viene segato alla base con la mola elettrica - il 'flex' - e abbandonato a terra. In qualche episodio l'autore ha lasciato anche un volantino di "rivendicazione". Atti che hanno suscitato sdegno negli amministratori locali, ma anche sostegno in rete da automobilisti allergici ai limiti; il Procuratore di Treviso, Marco Martani, ha messo in guardia da certe solidarietà, che potrebbero configurare anche una denuncia per apologia di reato.


 I 'vendicatori' dell'autovelox hanno sconfinato anche in Lombardia, dove il palo è stato trovato abbattuto e buttato in una scarpata in provincia di Bergamo, sulla statale 42 ad Albano Sant'Alessandro. In Piemonte invece è stato preso e denunciato l'emulo locale del sabotatore veneto, un 50enne che avrebbe sradicato, nella notte tra l'11 e il 12 novembre scorso, due colonnine per il rilevamento della velocità lungo la strada statale 337 della Val Vigezzo, nel comune di Druogno.


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Ansa

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