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27 aprile 2024

Treviso

La giovane imprenditrice e l'azienda dei sogni: "Qui orari autogestiti. E ho assunto mio papà..."

Erica Cestari ha fondato la sua azienda a soli 22 anni, e ha messo le esigenze delle lavoratrici al centro della sua attività

| Roberto Silvestrin |

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erika cestari

VILLORBA - Visionaria e idealista, ma anche pragmatica e determinata. Erica Cestari ha fondato la sua azienda a soli 22 anni, e ha messo le esigenze delle lavoratrici al centro della sua attività. La gestione di Noa Serigrafica, nata nel 2016 a Lancenigo, è “futuristica”, e in alcuni momenti si avvicina quasi al mondo della “fantascienza”. “Il nostro lavoro deve essere svolto in presenza – spiega la titolare -. Utilizziamo delle strumentazioni particolari e non possiamo stampare da remoto. Il tempo delle persone però è importante, e in passato io stessa ho avuto delle esperienze negative da questo punto di vista. Per questo cerchiamo di ottimizzare i tempi e di lasciare una grande libertà di scelta alle dipendenti”. Tutto questo si traduce, praticamente, in un orario di lavoro estremamente flessibile.

 

“Per me è un vantaggio, perché riesco a coprire fasce orarie molto più lunghe – sostiene la 29enne -. Sono le dipendenti a scegliere l’orario continuato, qui le ragazze sono come dei piccoli manager. Io cerco di responsabilizzarle il più possibile. Ho creato un ambiente piacevole, anche perché io senza i miei dipendenti sono niente”. Nell’azienda di vicolo Verdi tutto ruota intorno alla vita delle dipendenti, che sono il cuore pulsante dell’azienda. “Noa è un’attività al femminile – conferma l’imprenditrice -. In totale siamo 7, e siamo quasi tutte donne. Loro possono gestirsi liberamente ferie e permessi. Ogni due mesi faccio un colloquio personalizzato con tutte le dipendenti. Voglio che trovino il loro posto all’interno dell’azienda e che si sentano parte di essa”.

 

 

Erica ha rovesciato anche il paradigma delle aziende a conduzione familiare. “Il responsabile della produzione è mio padre – aggiunge la giovane -. Abbiamo iniziato a lavorare insieme da subito, ma il socio unico dell’azienda sono io. In pratica ho assunto mio padre. Eravamo rimasti entrambi senza lavoro e non ci parlavamo da un anno e mezzo. Lui è nel mondo della serigrafia da 35 anni e ha lavorato in aziende prestigiose. La sua umiltà è stata un grande insegnamento”. L’azienda svolge un lavoro prettamente artigianale e ha una mission ben precisa. “Facciamo pochi numeri, ma cerchiamo di favorire piccole realtà e di realizzare prodotti personalizzati – spiega Erika -. Spesso li spazi e i macchinari del nostro stabilimento vengono messi a diposizione di artisti e collettivi. Aiuto anche chi vuole creare piccoli brand”.

 

L’azienda ha anche un’anima “green”: Erica ha infatti riempito lo stabilimento di piante. “Le sfruttiamo per il riciclo dell’aria – spiega l’imprenditrice -. Vorrei creare un vero e proprio ecosistema all’interno della serigrafia. Anche le ragazze curano le piante: c’è una parte di loro in ogni aspetto della nostra realtà”.

 


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