L’orrore nazista in un libro ricco di documenti inediti e preziose testimonianze.
Incontri - Presentazioni
quando | 22/02/2024 |
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orario | Dalle 18:00 alle 19:00 |
dove |
Treviso Libreria Canova, Piazzetta dei Lombardi 3 - Treviso |
prezzo | Ingresso gratuito |
organizzazione | Libreria Canova di Treviso e Edizioni Chartesia |
![](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505x0/public/zs1wp6ce8iy7bt6s.jpg?itok=v4ogQ8nR)
Giovedì 22 febbraio alle ore 18:00 presso la libreria Canova di Treviso avrà luogo la presentazione del libro Inferno Heppenheim. La clinica nazista e i sottocampi di Dachau e Natzweiler-Struthof, pubblicato da Edizioni Chartesia. Gli autori, Orlando Materassi e Silvia Pascale, ne parlano con lo scrittore Marco Gottardi. Lâincontro sarà lâoccasione per scoprire un libro ricco di documenti e testimonianze, che affronta per la prima volta la storia della cittadina di Heppenheim durante lâoccupazione nazista, partendo dalla documentazione relativa ad Anadage Zerbini, un Internato Militare Italiano che da questa località non fece più ritorno.
Una
finestra che si apre su orrori tenuti nascosti per decine di anni
Il libro ripercorre la storia dei tre lager presenti a Heppenheim durante la seconda guerra mondiale, sottocampi dei due famigerati campi di sterminio di Dachau e Natzweiler-Struthof: si tratta di una vicenda mai studiata in Italia, che scaturisce dalle ricerche svolte dagli autori negli archivi tedeschi, dove è emersa anche la documentazione relativa ad Anadage Zerbini, prozio dellâautrice deportato e deceduto proprio a Heppenheim: era un Internato Militare Italiano (IMI), ovvero uno dei nostri soldati che dopo lâarmistizio dellâ8 settembre 1943 si rifiutarono di aderire al Terzo Reich o alla Repubblica Sociale Italiana e furono, quindi, catturati dai tedeschi e deportati in Germania come schiavi del Führer, destinati al lavoro forzato. Si calcola che furono oltre 650.000 gli italiani che pagarono il loro ânoâ al fascismo e al nazismo con la reclusione nei lager e, molto spesso, con la morte derivata dalle disumane condizioni di vita a cui erano costretti in quei luoghi.
Il volume documenta anche la storia dellâex ospedale psichiatrico di Heppenheim, una clinica della morte dove venivano eliminate le vite che i nazisti ritenevano indegne di essere vissute: malati, pazienti di ospedali e manicomi affetti da malattie incurabili, disabili, ma anche lavoratori forzati, prigionieri di guerra e internati malati e quindi ritenuti inutili. Vennero uccisi o mutilati in questa clinica degli orrori allâinterno del programma Aktion T4, usati come cavie di sperimentazioni mediche sullâeutanasia o di brutali amputazioni chirurgiche.
LâAppendice racconta la storia di Teresa Mascellani, madre coraggio di Anadage Zerbini, che nel 1956 riuscì a riportare in Italia la salma del figlio sepolto a Heppenheim. In questa sezione sono inserite fotografie e documenti dellâarchivio della famiglia Zerbini e il racconto segue quanto scritto da Teresa nel suo diario: qui la donna racconta la cattura del figlio dopo lâarmistizio del 1943, la deportazione e il decesso avvenuto il 19 gennaio 1944. Importanti sono i documenti dellâITS Arolsen che attestano i vari spostamenti nei lager, da Limburg a Mannheim, la morte e la sepoltura nel cimitero di Heppenheim.
Una
cooperazione per conoscere e ricordare
Questa inedita ricerca è stata possibile grazie alla disponibilità del Centro di documentazione di Dachau, dellâArchivio storico di Heppenheim e degli studiosi della città tedesca. Il volume è impreziosito da una Introduzione del prof. Karl Härter, presidente dell'Associazione storica di Heppenheim, e da una Prefazione a firma dellâillustre storica tedesca Gabriele Hammermann, responsabile del memoriale del campo di concentramento di Dachau. La pubblicazione è stata realizzato con lâANEI di Treviso grazie alle risorse del Fondo italo-tedesco per il Futuro, con il sostegno del Comune di Heppenheim, il riconoscimento dellâAmbasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e del Ministero degli Affari Esteri della Germania.