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02 novembre 2024

Castelfranco

Da Viterbo a Castelfranco per un intervento allo IOV che gli ha salvato la vita

Giuseppe, “Non trascurate i primi sintomo, sono fondamentali per una diagnosi precoce”

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

IOV di Castelfranco

CASTELFRANCO – Una storia a lieto fine quella di Giuseppe che dopo aver scoperto di avere un tumore prostatico particolarmente aggressivo è stato indirizzato allo IOV di Castelfranco Veneto. “Per la diagnosi precoce del tumore alla prostata, è fondamentale non trascurare i primi sintomi, anche banali o fisiologici per l'età: sempre meglio approfondire con i controlli del caso”: è il messaggio di Giuseppe, 68enne di Viterbo, operato a ottobre 2023 dal dott. Antonio Amodeo e dal dott. Angelo Porreca, direttore dell’UOC Urologia Oncologica IOV. Un paziente che ha deciso di “metterci la faccia” raccontandosi dalle pagine social dell’Istituto Oncologico Veneto, per ribadire la necessità di non trascurare i primi campanelli d’allarme.

“Nonostante non avessi particolari sintomi, una serie di analisi hanno evidenziato la presenza di un tumore prostatico localmente avanzato e istologicamente molto aggressivo – racconta Giuseppe -. Da Viterbo sono stato indirizzato, quindi, allo IOV di Castelfranco Veneto dove il dott. Porreca, fin da subito, ha sottolineato la necessità di una valutazione multidisciplinare, prima di decidere sul possibile intervento. Il mio caso è stato infatti discusso dal team IOV dedicato a questa patologia e solo a quel punto, come da protocollo, mi è stato proposto di poter eseguire l’intervento, con chirurgia robotica. Nel mio caso, si è evidenziata la presenza di due linfonodi positivi e mi è stato consigliato di sottopormi in aggiunta a un ciclo di radioterapia, sempre sotto la guida dell’equipe di Urologia oncologica IOV che non mi ha mai lasciato da solo”.

L'intervento chirurgico è riuscito perfettamente e oggi Giuseppe ne parla a cuor leggero ma soprattutto con la speranza che la sua esperienza possa essere d’ispirazione affinché ci sia maggiore attenzione ai segnali rivelatori: “Mi erano stati prospettati una serie di effetti collaterali possibili, ma sono stato bene fin da subito. Sono molto contento di come è stato gestito il mio caso, a partire dalla fiducia che il dott. Porreca è riuscito a trasmettermi sin dal primo colloquio telefonico e la grande bravura del dott. Amodeo, oltre alla professionalità con cui sono stato seguito da tutta l’equipe medica, l’eccellente assistenza del personale infermieristico e, per finire, grazie alle attrezzature all'avanguardia di cui è fornito il reparto e la scrupolosa igiene di tutta la struttura ospedaliera: tutti elementi che rendono lo IOV una eccellenza assoluta”.



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Margherita Zaniol

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