CASTELFRANCO - Opposizioni sul piede di guerra nella città del Giorgione dove la questione “cemento” tiene banco da anni. I cantieri sono oramai una presenza costante con cui i cittadini devono convivere, per poi fare i conti con le conseguenze dei nuovi immobili, a cominciare dall’incremento di traffico che ne deriva. Sulla problematica, questa mattina, dalla pagina social della coalizione d’opposizione Castelfranco Merita l’annuncio della richiesta formare di ben 12 consiglieri su 24 che l’assessore Mary Pavin venga sollevato dal proprio incarico di Giunta. A scatenare il disappunto delle minoranze le riposte “evasive” dell’assessora su importanti temi urbanistici. Ma ecco cosa si legge nel post intitolato “Il sacco di Castelfranco”.

«Da anni diverse associazioni di quartiere e frazione e le forze politiche di opposizione contestano l’andazzo urbanistico del nostro Comune, che autorizza aumenti considerevoli di unità immobiliari (da villette a condomini multipiano). Si stravolge l’assetto urbano, si ingolfano le strade, senza nessuna preventiva seria valutazione dell’impatto delle nuove costruzioni sull’intero quartiere/frazione sulla VIABILITÀ e VIVIBILITÀ della zona. Il sacco di Castelfranco continua. Nella commissione consiliare del 22 gennaio sono state finalmente trattate le questioni poste da tempo dalle associazioni di quartiere Verdi e Borgo Pieve. I consiglieri comunali Gianni Fiscon, Sebastiano Sartoretto e altri hanno esposto le perplessità e le criticità sull’impatto degli immobili attualmente in costruzione in quelle aree, che hanno ricevuto (incredibilmente?!?) tutte le necessarie autorizzazioni comunali.

Le risposte fornite dagli assessori presenti, in particolare da Mary Pavin, sono state a dir poco “evasive”, del tipo “studieremo l’impatto sui flussi di traffico…”, sempre con il “poi, faremo”. COME AL SOLITO: anche quando si è discusso del Bilancio Comunale 2024, la Pavin non ha dato risposte pertinenti a temi cruciali, quali:
- TERMINAL BUS (quello che da anni avrebbe dovuto sorgere vicino alla stazione ferroviaria);
- restauro CINTA MURARIA anche rispetto al possibile camminamento in quota;
- nuovo ARCHIVIO COMUNALE (anche questo in ritardo di anni);
- ristrutturazione PALAZZO NOVELLO (ex banca popolare, di cui non si sa se esista un progetto);
- restauro EX CHIESETTA DELLE CLARISSE (che potrebbe diventare nuova sala disponibile per incontri e convegni);
- viabilità di CAMPIGO dopo la realizzazione del sottopasso ferroviario».

Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo