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26 maggio 2024

Conegliano

Sparò ai ladri e fu condannato, venetisti al funerale di Mattielli

L'imprenditore Padovan guida gruppo di coneglianesi a Vicenza

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Sparò ai ladri e fu condannato, venetisti al funerale di Mattielli

Fabio Padovan

CONEGLIANO - Oltre mille persone hanno partecipato ieri pomeriggio ad Arsiero al funerale di Ermes Mattielli, il rigattiere, morto di infarto la settimana scorsa, salito alla ribalta mediatica dopo la condanna a 5 anni e 4 mesi inflittagli per aver sparato, ferendoli, a due malviventi che rubavano nel suo deposito. Per partecipare al funerale sono partiti dal coneglianese e dal vittoriese un gruppo di venetisti, guidati dall'imprenditore di Santa Lucia Fabio Padovan.

 

Qualche momento di tensione vi è stato al passaggio del feretro, quando un gruppo di persone che inalberava le bandiere di 'San Marco' ha gridato ai sindaci presenti tra la folla di togliere le fasce tricolori. Altri hanno esposto striscioni per chiedere che la casa dell'uomo diventi 'un monumento', o per criticare lo Stato che sarebbe "dalla parte dei nomadi".

Mattielli, su spinta soprattutto della Lega Nord, era divenuto in questi mesi il simbolo dei cittadini 'costretti' a difendersi con le armi dalla criminalità. Anche ieri nella piccola folla che gli ha dato l'ultimo saluto era prevalente la presenza di persone che non conoscevano direttamente il robivecchi, ma ritengono la sua vicenda emblematica di un certo tipo di 'ingiustizia', anche per il fatto che, in seguito alla provvisionale esecutiva di 135mila euro legata alla condanna, l'eredità di Mattielli andrà probabilmente ai due nomadi che aveva ferito con 14 colpi di pistola.

 

 



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