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30 aprile 2024

Treviso

Si cerca di vendere ciò che non si ha

Si chiude, con promesse, bugie e speranze, la campagna elettorale

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Si cerca di vendere ciò che non si ha

TREVISO - Con grande sollievo di molti, ci si avvia alla conclusione di questa lunghissima campagna elettorale. Ufficialmente è cominciata con lo scioglimento delle Camere, avvenuto poco prima di Natale. Ma tutti ricordano che, di fatto, l ' incertezza politica e, a cascata, la conseguente instabilità della vita parlamentare, con le varie compravendite di deputati, è cominciata molto tempo prima. E' legittimo fare iniziare la campagna elettorale già con lo scontro e la scissione all'interno del Pdl, con l'immagine drammatica tra Berlusconi e Fini, che gli chiedeva, alzando un dito, " Che fai? Mi cacci?". Un anno dopo ci fu il tentativo della grande spallata di tutte le minoranze, per far cadere Berlusconi.

 

Ieri sera a Treviso Dario Franceschini (in foto), capogruppo del PD alla Camera, ha ricordato l' altro episodio saliente del 14 dicembre 2010: dopo che lui aveva raccolto con firme autografe la maggioranza dei parlamentari per ottenere le dimissioni del Governo, Berlusconi e il suo entourage, durante la notte riuscirono a " comprare" i due voti degli ormai "famosi" Scilipoti e Razzi, che insieme all'altro transfuga, il vicentino imprenditore Massimo Calearo, permisero la lunga agonia di Berlusconi, terminata nel novembre 2011. Siamo vissuti in apnea con il governo tecnico di Monti, da tutti apprezzato fino a quando è rimasto super partes, e divenuto bersaglio da destra e sinistra, da quando è sceso sul terreno della politica.

 

È stata una campagna elettorale gridata, urlata, alla ricerca di vendere ciò che non si possiede. Berlusconi ha promesso l'impossibile, dal punto di vista politico prima ancora che finanziario. Da quel momento tutti ci hanno promesso mare e monti e il bengodi, come nella favola di Pinocchio.

 

Sempre ieri sera a Treviso, Franceschini, ha ricordato che lui aveva reso pubblica la notizia della vecchietta, che era andata all'ufficio postale con la lettera di Berlusconi, per ottenere la restituzione della somma versata per l' IMU. E' stato simpaticamente interrotto da una signora, che, a voce alta, ha detto: "l' ho spedita al mittente!", suscitando l' ilarità e l' applauso dei presenti. Un' altra ha sussurrato: io l'ho bruciata subito al caminetto, senza neppure leggerla! Insomma i venditori di fumo, i venditori del Colosseo li avevamo avuti nelle favole, nei film. Si spera che gli italiani non inseguano i miraggi. E' necessario partecipare, votare, dopo aver rivisto mentalmente e nella proprio coscienza le cause di questa situazione drammatica che non è solo economica, ma anche morale. Una vecchia massima latina diceva: intelligenti pauca! Tradotto significa che alle persone intelligenti bastano poche parole per far capire loro ciò che è ragionevole e ciò che è fantasioso. Traggano le conseguenze, nel depositare la propria scheda nell' urna.

 



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