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21 maggio 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

CERTIFICATI MEDICI VIRTUALI

Ma si è attuato il decreto Brunetta?

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

CERTIFICATI MEDICI VIRTUALI

PIEVE DI SOLIGO - Certificati di malattia on line: medici in totale confusione. A complicare la vita a medici di famiglia ed ospedalieri la legge firmata dal ministro “antifannulloni” e “antisprechi” Renato Brunetta. Legge che, già in vigore, non è ancora applicata in provincia di Treviso, come nel resto d’Italia, per una serie di problemi che stanno mettendo a rischio di sanzioni e licenziamento i medici.

Il decreto legge 150 del 2009 ha rivoluzionato le regole con un duplice obiettivo: semplificare la vita ai lavoratori e ridurre gli sprechi. Niente più certificati spediti con raccomandata all’Inps e consegnati ai datori di lavoro, ci penseranno medici di base ed ospedalieri grazie ad un collegamento on line con l’Istituto di previdenza. Con un semplice click, evitate al lavoratore code agli sportelli e spese di spedizione e garantito allo Stato un risparmio che il Ministero ha quantificato in 10 euro a certificato.

“Una legge perfetta – commenta Elena Villani, vicepresidente provinciale del sindacato nazionale medici autonomi -, il problema è che siamo molto lontani dal poterla attuare visto che dovremmo disporre di un codice pin per accedere al sistema che, la maggior parte di noi, ancora non possiede”.

La distribuzione dei pin all’Usl 7 come nelle altre aziende trevigiane sanitarie si sta concludendo in queste settimane, ma nessuno dei medici che dispone già dal collegamento lo sta comunque utilizzando: “Non abbiamo potuto fare la sperimentazione – continua Villani -, io ho provato ma, per inoltrare un certificato ho impiegato 58 minuti per problemi di disattivazione e difficoltà a repertare le diagnosi. Possiamo perdere un’ora per un certificato di malattia con gli ambulatori pieni?”.

Altro problema sostanziale sono i collegamenti on line. Molti comuni trevigiani, Mareno di Piave per citarne uno, non sono dotati di linea adsl rendendo di fatto impossibile adeguarsi e, se il medico non lavora in una Utap convenzionata, le spese internet sono tutte a suo carico. Per i medici si è trattato di un’estate calda, con incontri tra colleghi e con i pazienti anche a ridosso di Ferragosto pur di riuscire a trovare il bandolo della matassa.

Ma i problemi sono ancora molti, senza contare che si è creato anche un contenzioso tra ministeri con: da una parte il Ministro Brunetta appoggiato dall’Ordine dei Medici che assicura la legalità del certificato on line e dall’altra il Ministero dell’Interno che, invece, non lo ritiene legale e chiede per le malattie dei poliziotti il tradizionale cartaceo.

A fare i conti con la situazione, in provincia di Treviso oltre mille professioni, medici dipendenti o convenzionati che avrebbero dovuto adeguarsi entro il 18 giugno, termine poi prorogato al 4 agosto e ulteriormente slittato: “Stiamo lavorando nell’illegalità – conclude Villani -, con il rischio di vederci sanzionare e perdere il lavoro. Ci appelliamo al Ministro Brunetta, perché risolva questi problemi. Non siamo contrari alle nuove regole, ma così non possiamo attuarle e ci sembra una presa in giro”.

 

 



Milvana Citter

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