Si accusa dell'omicidio del padre, la difesa chiede la perizia psichiatrica
Giunti in Procura a Treviso i documenti della confessione, a Bologna, del 44enne opitergino Carlo Frisiero, autoaccusato di parricidio
|
ODERZO - Omicida reo confesso: la difesa chiederà una perizia psichiatrica per Carlo Frisiero.
L’opitergino, 44 anni, psicologo, sabato scorso, s’è presentato alla caserma dei carabinieri di Bologna Centro, per confessare di aver ucciso, più di un anno fa, il padre infermo.
L’anziano, con problemi di deglutizione, avrebbe ingerito un “boccone” più denso del solito.
Il fratello Stefano, elettricista di San Polo di Piave, chiederà una perizia per capire se il reo-confesso del patricidio fosse capace d’intendere e volere al momento della confessione, come segnala la Tribuna.
Impossibile eseguire l’autopsia: infatti la salma di Luciano Nino Frisiero all’epoca fu cremata. Sarà molto difficile, dal punto di vista giudiziario, portare avanti l’accusa sia per quanto riguarda l’ipotesi dell’omicidio (l’auto confessione non è sufficiente) sia per quanto riguarda l’ipotesi dell’autocalunnia (necessario provare che il fatto non sia mai accaduto).
In procura a Treviso intanto sono giunti gli incartamenti della confessione dello psicologo: ora ci saranno venti giorni di tempo per studiarsele e riformulare la richiesta di convalida del fermo disposta dal giudice delle indagini preliminari di Bologna.