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16 maggio 2024

Oderzo Motta

Ponte di Piave, confusione in piazza Garibaldi: "Il problema esiste da cinque mesi, non da oggi"

Proteste martedì sera in Consiglio comunale dove si è discusso del problema che si presenta ogni estate

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

Ponte di Piave, confusione in piazza Garibaldi:

PONTE DI PIAVE - Consiglio comunale turbolento martedì sera a Ponte di Piave. Sul problema il gruppo di opposizione “Ponte per Tutti” aveva chiesto spiegazioni per iscritto: «Ormai da troppo tempo i residenti ed i commercianti di piazza Garibaldi vivono la situazione con profondo disagio».

«A partire dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata la piazza si riempie di bambini e ragazzini, una parte dei quali, senza controllo da parte dei genitori, si rendono protagonisti di pericolose gare in bicicletta, in monopattino, in pattini a rotelle, oltre che di vari giochi con il pallone. Il tutto si svolge tra urla, suoni e rumori di ogni genere».

«E in molti in piazza organizzano picnic con conseguente abbandono di rifiuti e, quel che è peggio, sembra che molti bambini, con l'accondiscendenza dei genitori , fanno i propri bi sogni nella fontana che viene dunque usata come toilette. Il 3 giugno 2022 gli amministratori dei condomini Residenza Donatello Centrale e Callalta, entrambi in piazza Garibaldi , hanno informato il Comune. Quali le decisioni?».

La sindaca Paola Roma: «Il problema della povertà educativa e del disagio giovanile sono problematiche da affrontare insieme. Proprio nel luglio scorso abbiamo varato il progetto “Fare rete contro la povertà educativa”. Perché se da un lato è necessario reprimere comportamenti irrispettosi, dall’altro bisogna lavorare con strumenti concreti per offrire ai giovani alternative. Ecco allora come il progetto comunale vuole coinvolgere i nostri giovani cittadini in attività di doposcuola, laboratori e soprattutto sport, in collaborazione con tutti gli stakeholder del territorio, da chi si occupa di sociale agli enti del terzo settore alle associazioni sportive e culturali di Ponte. Abbiamo già individuato anche i locali per svolgere attività, utilizzando gli spazi della Parrocchia».

Alcuni residenti martedì sera erano presenti alla riunione e hanno protestato: «Il problema esiste per cinque mesi all’anno e noi durante quel periodo lavoriamo otto ore al giorno senza riuscire a dormire di notte», ha protestato il pubblico.

 

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| modificato il:

Angelo Giordano

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