VENEZIA- Come disposto dal ministro dell'Interno Angelino Alfano (in foto), l'imam della moschea di San Donà di Piave, Raoudi Albdelbar, è stato espulso e ha lasciato l'Italia.

E' partito dall'aeroporto di Venezia per Rabat, scortato dagli agenti della Digos. Il ministro aveva motivato la suadecisione per "grave turbamento dell'ordine pubblico e pericolo per la sicurezza nazionale e discriminazione per motivi religiosi". Il marocchino, nel sermone di venerdì scorso, a chiusura del Ramadan, aveva incitato a uccidere gli ebrei.

Raoudi Albdelbar, dopo la convalida del provvedimento stamane da parte della magistratura veneziana, ha lasciato gli uffici della Digos della questura di Venezia ed è stato portato allo scalo lagunare sotto stretta sorveglianza. Il volo, con scalo a Roma, è partito alle 19.30.

L'uomo era stato rintracciato due giorni fa e mai perso di vista dagli agenti: era stato prelevato dalla Digos da un'abitazione di San Donà di Piave dove alloggiava con altri stranieri, e portato in questura dove è stato denunciato per istigazione a delinquere e violazione delle Legge Mancino. Un passo obbligato per la polizia dopo aver visionato il filmato della chiusura del Ramadam nella moschea di San Donà gestita dall'associazione Arrahma, nel quale, in un passo, Raoudi Albdelbar aveva detto, con particolare enfasi, "Oh Allah porta su di loro ciò che ci renderà felici. Oh Allah, contali uno ad uno e uccidili fino all'ultimo. Non risparmiare uno solo di loro".

Il video era stato reso noto dall'associazione Memri.org, vicina ad Israele. "Non è accettabile - aveva spiegato Alfano - che venga pronunciata un'orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all'odio religioso". Dopo la denuncia il marocchino sul momento era stato rilasciato, mentre un rapporto era stato inviato al Ministro dell'Interno e al Servizio centrale Antiterrorismo perchè fosse valutata l' espulsione. Avuto il 'via libera' dal ministro, ieri sera sera Raoudi Albdelbar è stato riportato in Questura dove ha trascorso la notte in attesa dell'udienza di stamane. Il marocchino era diventato imam dall'inizio di quest'anno. Era giunto nella provincia veneziana nel 2011 da Verona, dove aveva ottenuto il permesso di soggiorno nel 2005, poi rinnovato nel 2010.