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16 maggio 2024

Cronaca

West Nile, registrato il primo caso in Veneto

La situazione è comunque sotto controllo

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

West Nile

VENETO – Negli ultimi anni le malattie tropicali si sono diffuse anche in Europa, complici i trasporti di merci da tutto il mondo e l’incremento dei viaggi in paesi dove queste patologie sono endemiche. Ieri sera è giunta la notizia che la Direzione Prevenzione della Regione Veneto, nella giornata di giovedì 27 luglio, ha accertato il primo caso umano di West Nile (WNF) in una persona residente in Veneto. Importante, far notare che generalmente quando nel corso della stagione estiva, periodo in cui queste patologie tendono a emergere, si registra un primo caso a fine luglio, la diffusione della West Nile è generalmente più modesta, infatti, nel 2022 il primo caso è stato registrato fin dai primi di giugno.

“Da diversi anni il virus di West Nile circola ogni estate nel territorio della Regione Veneto e di altre regioni del nord Italia. West Nile è un virus che viene trasmesso dalle zanzare e che non si trasmette da persona a persona – precisano dalla Regione Veneto -. L’infezione è spesso asintomatica: in una persona su cinque ci possono essere manifestazioni come febbre, mal di testa, dolori articolari, eritemi cutanei e, raramente (1 caso su 150) possono verificarsi quadri severi, con il coinvolgimento del sistema nervoso (ad esempio meningite ed encefalite). La situazione ambientale e climatica della scorsa estate 2022 aveva determinato un contesto molto favorevole alla circolazione di questo virus e si sono verificati moltissimi casi di infezione e purtroppo anche dei decessi”.

Il monitoraggio ambientale per questi virus è costante tant’è che nelle ultime settimane si sono verificate, come previsto, le prime positività del Virus nelle zanzare. Pertanto, la Regione Veneto, con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e con tutti i Dipartimenti di Prevenzione delle ULSS stanno mantenendo un’attenta sorveglianza sul territorio, per intervenire tempestivamente ai primi segnali di circolazione virale. Ma giacché il virus continua a circolare ogni estate nella nostra regione è molto importante che tutti adottino le misure opportune per prevenire l’infezione umana e per evitare la diffusione e la crescita delle zanzare.

“La Regione del Veneto da molti anni è dotata di un Piano Regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare che prevede la collaborazione dei Comuni, delle Prefetture, dei Consorzi di Bonifica, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e delle Aziende ULSS – spiegano ancora dalla Regione -. La sorveglianza si basa sul monitoraggio delle infezioni nell’uomo e negli animali (equini ed uccelli) e nella ricerca di questo virus nelle zanzare che vengono catturate con apposite trappole distribuite sul territorio regionale. La sorveglianza ha lo scopo di verificare la presenza di virus nelle zanzare che possono essere trasmessi all'uomo.

Ogni anno i Comuni, in collaborazione con le ULSS, attuano specifici programmi di lotta alle zanzare soprattutto con interventi di rimozione delle larve e di manutenzione delle aree a maggior rischio di proliferazione di zanzare. Viene monitorata dalle Aziende Ulss l’adesione dei Comuni ai Piani di disinfestazione e i Comuni che non attuano le misure previste vengono segnalati ai Prefetti dell’area di competenza. Per la stagione in corso sono state ulteriormente rafforzate le misure di sorveglianza, secondo le indicazioni previste dalla DGR 389 del 7 aprile 2023, in particolare monitorando con attenzione l’efficacia degli interventi di controllo delle zanzare sul territorio garantiti dai Comuni ed eseguendo sopralluoghi tempestivi nelle aree di possibile circolazione virale”.

Come evitare la proliferazione delle zanzare:
● non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni nei quali possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, etc.
● svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli;
● coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne);
● effettuare periodicamente interventi larvicidi in tombini, caditoie, fossi, con idonei prodotti e con ripetizioni periodica dei trattamenti (ogni 3-4 settimane o prima se specificato dalla scheda tecnica del prodotto).

Evitare le punture di zanzare per evitare di contrarre il virus:
● all’aperto, in particolare durante le ore notturne, indossare indumenti di colore chiaro, leggeri, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi);
● utilizzare repellenti da applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con frequenza adeguata, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. I prodotti repellenti non devono essere applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa, mentre possono essere invece utilizzati sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo;
● applicazione a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, oltre all’utilizzo di dispositivi elettro emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet regionale al seguente link: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi. A questa pagina web sono disponibili diversi materiali informativi tra cui la guida “Scelta e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare”.



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