TREVISO – In testa di 8 punti al primo turno, di dieci al ballottaggio. La vittoria di Giovanni Manildo era nell'aria ma, a Treviso, nessuno ci crede. Nella sede della coalizione dove nel pomeriggio di ieri si sono riuniti sostenitori e candidati delle liste a sostegno del candidato di centrosinistra, l'emozione è forte ma l'incredulità è il sentimento che accomuna tutti. Sorpresi e soddisfatti del risultato del ballottaggio intonano cori: “Treviso libera, Treviso Libera” urlano sventolando le bandiere del Pd. E ancora “ Gentilini non t'incazzare l'importante è partecipare”.

E' un bagno di folla per il nuovo sindaco Giovanni Manildo che arriva accompagnato dal segretario del Pd Roberto Grigoletto. Dalla sede di via Ortazzo il fiume colorato di Treviso Bene Comune capitanato da “SuperM” parte alla volta di Cà Sugana. Qui tocca a “O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao..”, intonata sotto gli uffici del sindaco uscente Gobbo e dello sfidante sconfitto Giancarlo Gentilini. A cantare con gli altri arriva anche Laura Puppato, senatrice del Pd che commenta: «La Gente ci vede come l'ultima speranza, è un'assunzioen di responsabilità enorme ma siamo pronti».

«E' una soddisfazione enorme, sono incredula », è visibilmente emozionata la candidata del Pd Maristella Caldato, che a stento ha trattenuto le lacrime alla notizia di “Manildo sindaco”. Quali sono ora le priorità? «La priorità è la definizione del bilancio. Grazie alla proroga del 30 settembre dovremmo essere in grado di allocare le risorse e quindi di definire gli stanziamenti in base alle priorità che definiremo nei prossimi giorni. Da domani – sottolinea la Caldato - inizieremo tutti a lavorare per la definizione del bilancio che è il documento politico per eccellenza, sono le scelte per la città a favore dei trevigiani». Lei è la candidata che ha ricevuto in assoluto il maggior numero di preferenze, pensa ad un posto in giunta? «Ne riparliamo domani!».

Dopo le prime dichiarazioni del sindaco «oggi festeggiamo ma da domani dobbiamo tradurre questo entusiasmo in qualcosa di concreto», la folla procede alla volta dei Trecento, sede del consiglio comunale, dove il centrosinistra dopo vent'anni passa alla maggioranza. «Il momento del cambiamento è arrivato. Adesso tocca a noi. Tutti assieme» – ha dichiarato soddisfatto Ofelio Michielan, presidente della civica Per Treviso e consigliere comunale ai Trecento. «Prima di tutto dobbiamo essere noi come persone a cambiare. Noi con al nostra civica, abbiamo presentato un progetto molto innovativo sulla “Smart City” e lo abbiamo consegnato nelle mani di Manildo per riportare qui a Treviso i soldi che contano e portare le aziende ad investire qui a Treviso». Si fa il suo nome per un posto in giunta? «Non mi aspetto nulla. Giovanni deve sentirsi libero, altrimenti siamo ai soliti giochi della vecchia politica».

«Ha perso la Lega e il suo modello culturale e politico, non Giancarlo Gentilini, non si può personalizzare lo scontro» - dice Luciano Franchin, leader della lista Impegno Civile. «Non abbiamo ancora parlato della formazione di giunta. Dovremmo metterci d'accordo rispettando tutti e tutte le liste,valutando le singole competenze interne».

La deputata del Pd Simonetta Rubinato commenta così la vittoria del centrosinistra: «Manildo e il centrosinistra hanno saputo sfruttare al meglio una combinazione sfavorevole per il centrodestra, ovvero un candidato, Gentilini, che ha fatto il suo tempo, e un partito, la Lega, che ha fallito su tutti i fronti». «I tempi sono cambiati come pure i bisogni dei cittadini. Ci sono oggi dei valori, non materiali, come l'ambiente, la salute, la sicurezza, la solidarietà che stanno alla base delle scelte dei cittadini. Se il Pd saprà dar loro rappresentanza potrà sperare di tornare vincente anche sul piano nazionale».