TREVISO - Abbiamo chiesto e ottenuto una dichiarazione dalla senatrice Laura Puppato, residente a Montebelluna, la sede storica di Veneto Banca, che nell'estate scorsa aveva nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, attualmente presieduto dal prof. Favotto, un'autorità in materia finanziaria, già docente e preside della facoltà di Economia all'Università di Padova.

Ecco l'opinione a caldo, della senatrice:

"Sotto inchiesta a Veneto Banca la qualità dei prestiti erogati e l'atteggiamento durante le ispezioni di Banca d'Italia tenuto dall'intero cda, il presidente Trinca compreso nonché l'amministratore delegato Vincenzo Consoli.

La prima domanda che mi pongo è come mai questo rilievo, così concreto e pesante, giunga a distanza di un anno dai fatti ascritti, visto che parliamo del cda precedente di Veneto Banca.

La seconda domanda è se sussistano elementi di certezza nel ritenere dubbie le modalità di erogazione dei prestiti, si parla infatti di conflitto di interessi, ma anche di forti carenze patrimoniali dei clienti sostenuti con crediti da Veneto Banca.

Nel primo caso infatti si tratterebbe di infrazione di rilievo pesante e spero proprio non si vero, nel secondo dovrà Banca d'Italia accertare se vi sia difformità nel comportamento del cda e dell'amministratore delegato, anche e soprattutto rispetto ad altre primarie banche italiane che, mi consta, abbiano notevoli sofferenze in portafoglio....

Su tutta la vicenda, in esordio, voglio mantenere un atteggiamento di riserva e verifica degli eventi, giacché penso stia nell'interesse di tutti non trarre conseguenze che potrebbero rilevarsi sbagliate e premature, con conseguenze nefaste su uno dei più importanti gruppi popolati italiani che qui ha il suo radicamento.

Seguirò con estrema attenzione i fatti e i rilievi, anche nel mio ruolo non intendo affatto abdicare a ben comprendere ed eventualmente a chiederne conto, nel vantaggio di tutti i dipendenti, le aziende e i cittadini che hanno in Veneto Banca un riferimento.