VITTORIO VENETO - La giunta è stata fatta e il primo nome che salta agli occhi dei vittoriesi è quello di Alessandro Turchetto (in foto) che, oltre ad essere stato nominato assessore ai lavori pubblici e politiche comprensoriali, riveste il ruolo di vicesindaco. A parte il fatto che il ruolo di vicesindaco è una carica con una valenza molto politica, rappresenta la città in mancanza del sindaco, è strano che questo ruolo venga affidato ad una persona non eletta e nemmeno candidata in una delle liste che appoggiavano l'attuale sindaco è alquanto discutibile. La cosa ci lascia maggiormente increduli, però, è l'aver assegnato sempre ad Alessandro Turchetto, come assessore ai lavori pubblici, l'incarico di tenere i rapporti con i comuni limitrofi.

La nostra legislazione prevede che "i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato". Ora, leggendo il curriculum di Alessandro Turchetto, si scopre che egli ha ricevuto commesse dal comune di Conegliano, di Treviso, Miane e altri comuni e Aziende Sanitarie della provincia. E' lampante a tutti che il compito di tenere i rapporti con i comuni limitrofi non possa e non debba essere dato ad una persona che, da questi comuni, riceve commesse di lavoro. Per di più uno che è assessore ai lavori pubblici e che sicuramente in questi comuni non andrà a discutere di assistenza e cultura.

A Turchetto, come si legge sulla Tribuna di oggi, è stato affidato l'incarico di cercare con Conegliano l'opportunità di fare dei due Comuni una piccola città metropolitana. Non conosciamo Alessandro Turchetto e sicuramente sarà un bravo ingegnere e, allo stesso tempo, la persona più onesta del mondo, ma questo incarico è in odor di conflitto di interessi. Tra gli eletti forse una persona senza questo conflitto non si trovava? Forse nemmeno tra le centinaia di persone votate? Bisognava cercare fuori.

MP