Sorveglianza per un militante di Ztl, il tribunale rigetta la richiesta
Non è possibile procedere perché le denunce a carico di Tomaselli riguardano reati di piccola entità
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il 23 ottobre il Tribunale di Treviso ha rigettato la richiesta di sorveglianza speciale emessa dalla Questura di Treviso ai danni di Fabio Tomaselli.
Lo comunica il Collettivo Zt Wake Up, secondo cui il provvedimento avrebbe previsto una gamma di limitazioni alla libertà personale dell'interessato, come il divieto di lasciare la propria abitazione durante la notte, l'obbligo di comunicare alle autorità eventuali uscite dal Comune, il divieto di frequentare molti amici e il divieto di partecipare a manifestazioni. “Secondo il Tribunale, tuttavia, non è possibile procedere perché le denunce a carico di Fabio riguardano reati di piccola entità” – spiega il Collettivo.
“Abbiamo sempre rivendicato apertamente il nostro rifiuto della “legalità a tutti i costi” e la pratica della disobbedienza civile, ma persino le dichiarazioni del Tribunale confermano quello che abbiamo sempre detto da quando è iniziata la campagna repressiva della Questura nei nostri confronti: si tratta di un abuso di potere tutto politico che poco ha a che fare con questioni di ordine pubblico e nulla ha a che vedere con la sicurezza dei cittadini” – attacca il Collettivo. “Nessuna pericolosità sociale, ma senza dubbio pericolosità politica”.