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30 aprile 2024

Conegliano

A Santa Lucia si celebra la festa della Liberazione

La reazione della cittadinanza alla provocazione del sindaco

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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A Santa Lucia si celebra la festa della Liberazione

SANTA LUCIA DI PIAVE - Il 25 aprile, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, è stato vissuto con intensità nella cittadina alle porte di Conegliano.

 

L'atteggiamento provocatorio del sindaco Szumsky, che aveva comunicato di non voler festeggiare il 25 aprile, per protesta contro lo Stato, si è rivelato un boomerang e ha sortito l' effetto di mobilitazione tra la cittadinanza del Comune in mattinata e della provincia nel pomeriggio.

Ma seguiamo con ordine le vicende.

Le strade intorno al Municipio sono state tappezzate da volantini firmati da "cittadini di Santa Lucia in difesa della Costituzione".

 

Il volantino con la bandiera italiana conteneva un messaggio in verde, bianco e rosso ossia con i colori della bandiera e a grandi lettere diceva: " il Paese si riforma e si rinnova rispettando i valori della Costituzione".

 

In mattinata il segretario cittadino del PD, Daniela Granzotto, ha organizzato la commemorazione del 25 aprile davanti allo stadio comunale, dove tradizionalmente si è sempre festeggiata la Liberazione, anche perché lo stadio è dedicato a tre partigiani di Santa Lucia: Alfredo Cenedese, Ado Cuzziol e Aldo Donadon.

 

Insieme alla segretaria ha parlato uno studente delle scuole superiori, di fronte un centinaio di persone.

All'inizio della commemorazione è stata cantata "Bella Ciao", mentre al termine sono risuonate le note del Silenzio.

 

Nel pomeriggio, a partire dalle 17:00, più di un centinaio di persone hanno potuto ascoltare davanti al Municipio letture di testi riguardanti la lotta partigiana.

Presenti tra gli altri la senatrice Laura Puppato, la segretaria provinciale Lorena Andreetta, i candidati alle elezioni regionali Donatella Santambrogio e Daniele Ceschin.

 

Più di una decina i lettori hanno letto brani scelti autonomamente.

Tra loro ricordiamo la più giovane Irene Ulliana di nove anni e il meno giovane, il presidente provinciale dell'ANPI, Lorenzon.

Insomma una festa di popolo, per ricordare la libertà riacquistata dopo l'esperienza del fascismo, caduto anche per la lotta popolare della Resistenza, i cui valori vennero trascritti nella Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1 gennaio 1948.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 

 


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