Refrontolo: silenzio e dolore sostituiscono Festa Molinetto
Da oggi il Molinetto avrebbe ospitato migliaia di persone
REFRONTOLO 9 AGO - A una settimana dalla tragedia al Molinetto della Croda di Refrontolo, rimane sbarrata la strada d'accesso per quello che è sempre stato considerato uno dei simboli del turismo trevigiano.
La magistratura, che ha aperto un'inchiesta per disastro e omicidio colposo plurimo, intende ricostruire attraverso tecnici esperti cosa abbia scatenato quel 'piccolo Vajont' costato la vita a quattro persone e il ferimento di altre otto, due delle quali ancora in gravi condizioni.
Questa sera, l'antica struttura del XVII secolo attendeva l'inaugurazione dell'annuale Festa d'Estate del Molinetto che sino al 24 agosto avrebbe richiamato, con i suoi appuntamenti enogastronomici, folcloristici, sportivi e musicali, migliaia di persone.
Vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile che da una settimana lavorano per porre in sicurezza l'area sono concordi nell'affermare che il numero delle vittime sarebbe stato molto più elevato se la furia degli elementi si fosse scatenata in queste sere di festa.
"La ferita subita è di quelle che difficilmente questo territorio potrà dimenticare - sostiene Gianni Garatti presidente del Consorzio di Promozione Turistica 'Marca Treviso' - ma credo che la vita dovrà riprendere".
In questi giorni dopo le esequie delle quattro vittime, affievolitosi l'eco mediatico nazionale, nel gruppo di Comuni toccati dalla tragedia resta il dolore ma la consapevolezza di essere comunque stretti in un grande abbraccio di solidarietà. Messaggi all'associazione del Molinetto sono giunti anche dalla Germania, dalla Svizzera e dal Brasile.