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12 dicembre 2024

Treviso

MURARO: "IL PATTO DI STABILITA' VA RIVISTO"

Il presidente della Provincia scrive a Berlusconi

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MURARO:

Treviso - Un appello da presidente a presidente: Leonardo Muraro chiede al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di rivedere il patto di stabilità. “Se gli enti locali non possono pagare le imprese, rischiamo di aumentare la crisi generale”, avverte il numero uno della Provincia di Treviso.
 
In una lettera indirizzata al premier, Muraro chiede che il Governo riveda con urgenza e tempestività i criteri attuali del patto di stabilità, quantomeno per le opere già appaltate. "In caso contrario l’economia nazionale corre grossi rischio – scrive il presidente trevigiano - Il nostro territorio è ormai munto all’esaurimento".

Facendosi portavoce dei problemi e delle paure della Marca Trevigiana, Leonardo Muraro avanza tre richieste all'esecutivo nazionale: rivedere i criteri del Patto di Stabilità, permettere agli enti pubblici di rivedere gli appalti già assegnati nel 2007, spingere le banche a diminuire il costo del denaro nei finanziamenti.

Riguardo al patto di stabilità, definito nel 1998, Muraro fa presente che "questa situazione vede gli enti locali impossibilitati a pagare lo stato di avanzamento dei lavori già appaltati e in fase di esecuzione. Solo a Treviso siamo già impegnati per 180milioni di euro". 

"Se non paghiamo gli avanzamenti dei lavori - aggiunge il presidente della Provincia - le imprese interessate saranno costrette a mettere in cassa integrazione i loro lavoratori con una forte ricaduta sui costi sociali. Lo Stato vedrà la diminuzione delle entrate da reddito fisso (irpef, ires, irap) e calerà l’iva sui materiali. Questo significa incrementare la recessione". Serve quindi che il Governo allenti la "morsa troppo stretta del patto di stabilità", almeno per i cantieri già aperti e i lavori già appaltati.
 
In merito al secondo punto Muraro ricorda che le imprese stanno aspettando il decreto ministeriale che permetta agli enti pubblici di rivedere gli appalti già assegnati nel 2007. "In special modo - spiega l'esponente del Carroccio - i costi dei materiali primi pagati ad un prezzo, incrementato quasi del 100% nel giro di un solo anno. E' giusto ricontrattare l’appalto in base al valore reale del mercato".
 
Infine, sulla terza richiesta, il presidente della Provincia fa presente come recentemente la Banca centrale europea abbia diminuito il costo del denaro, ora di poco sopra al 3%. "Chiedo allora - si fa avanti Muraro - che il Governo spinga le banche a dare un apporto concreto allo sviluppo dei territori, diminuendo il costo del denaro nei finanziamenti".
 
"Mi permetto infine un suggerimento – chiude Muraro – E cioè quello di ottenere il massimo dai fondi europei, in modo da aiutare le piccole e medie imprese. Rivediamo alcuni meccanismi fiscali per defiscalizzare gli interessi passivi che pagano le imprese, rivediamo le normative di Basilea che hanno compresso il credito alle imprese e vigiliamo affinché le banche aprano i rubinetti in favore di famiglie e imprese, abbassando i tassi specie sui Mutui Prima Casa e riducendo costi e commissioni. Questa è l’unica spinta per aiutare la gente!”

 



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