Multa da 2,3 milioni all'oste che non c'è
La senatrice Bisinella presenta un'interrogazione per far luce sulla vicenda
VALDOBBIADENE – La senatrice della Lega Nord Patrizia Bisinella (in foto), capogruppo in Commissione Affari Costituzionali, presenterà un’interrogazione parlamentare per far luce sul caso dell’imprenditore trevigiano Cesare De Stefani, titolare della “Salumi De Stefani” e dell’“Osteria Senz’Oste” di Valdobbiadene. L’Agenzia delle Entrate avrebbe comminato al salumificio di De Stefani una sanzione da 2,3 milioni di euro per una presunta evasione ancora in fase di accertamento (del caso si è occupata la trasmissione "La Gabbia" di La7 del 4 giugno: vai al video e vedi il servizio da 01:37:27). De Stefani, ritenendo ingiusti i metodi utilizzati, ha presentato ricorso sborsando una somma ingente per difendersi, visto che purtroppo il sistema italiano contorto e vessatorio comporta costi altissimi per la difesa con imprenditori che falliscono ancora prima di vedere la fine del procedimento.
«Lo Stato non può rivalersi sugli imprenditori in difficoltà proprio in un momento di crisi nel quale dovrebbero solo essere aiutati e incentivati a proseguire la loro attività – sottolinea la senatrice Bisinella -. Troppo spesso qualcuno si dimentica che generano occupazione e crescita. Ben il 70% dei casi di provvedimenti aperti verso i nostri imprenditori alla fine del procedimento si rivelano infondati. Solo che in alcuni casi questi imprenditori sono nel frattempo falliti per poter pagare quello che lo Stato gli aveva chiesto. Ho avuto modo di conoscere De Stefani in merito alle sue traversie e proprio perché non vorrei fosse l’ennesima vittima di questo metodo ho presentato un’interrogazione parlamentare. Chiederò di far luce sulla vicenda che ha dell’incredibile, non è più accettabile il sistema inquisitorio che sta emergendo operato per la riscossione dei tributi da parte dell’Agenzia delle Entrate».
Lo stesso imprenditore aveva già attirato l’attenzione dei media nazionali su di sé per la cartella esattoriale da 62mila euro recapitatagli a marzo, sempre in seguito ad un controllo dell’Agenzia delle Entrate, riguardante l’“Osteria Senz’Oste” di Valdobbiadene, di cui pure è titolare. «Anche in merito a questa vicenda – prosegue Bisinella - è paradossale che chi favorisce turismo nelle nostre zone in modo innovativo sia puntualmente tartassato ed ostacolato fino ad essere costretto a chiudere. Chi sbaglia è giusto che paghi, ma queste vicende denotano una situazione insostenibile per i nostri onesti imprenditori».