VIA LA MOSCHEA DA S. LIBERALE
La Lega teme che possa tramutarsi in un nucleo del terrorismo
Treviso - «Non vogliamo moschee in città: potrebbero diventare centrali del terrorismo islamico». Il consigliere comunale Pierantonio Fanton si schiera contro il centro di preghiera islamica che sta per essere aperto in via Puglie a San Liberale.
Lo storico leghista di palazzo dei Trecento annuncia che chiederà la mobilitazione del movimento proprio mentre la comunità islamica di Treviso si prepara a celebrare il Ramadan da oggi e fino alla fine del mese.
Negli scorsi mesi la comunità di Allah non ha avuto vita facile. Sono stati sgomberati dal centro sportivo di Bepi Zambon, quindi della moschea carbonara di Paderno, nei locali della parrocchia di don Aldo. Ma avevano annunciato che sarebbero tornati a riunirsi in preghiera a ridosso dell’autunno.
Ecco dunque che alcune indiscrezioni dicono che verrà aperto un centro di preghiera a San Liberale, presso un ex negozio di alimentari vicino al centro civico del quartiere. Lo prova il fatto che ieri comunità islamica di San Liberale e di Santa Bona hanno lavorato per realizzare un punto di ritrovo non solo per la preghiera, ma anche per l’accoglienza e l’assistenza, un progetto di cui fanno parte anche alcuni italiani. E già stasera potrebbe iniziare la preghiera.
Ma il Carroccio sarebbe contrario. Fanton, che parla a nome del suo partito, ricorda che nelle moschee, come accaduto tempo fa a Londra, vengono progettati gli attentati dei terroristi islamici. Si tratterebbe secondo la Lega di un’operazione estremamente pericolosa, visti i precedenti.
In alto: l'ex supermarket di via Puglie (foto Oggi Treviso)