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25 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Molinetto. La forestale cambia versione. Non è stato l'effetto tappo

La quantità di precipitazioni e la franosità dei terreni alla base del disastro

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Molinetto. La forestale cambia versione. Non è stato l'effetto tappo

REFRONTOLO - Continua il monitoraggio del Corpo forestale per ricostruire le cause dell'esondazione del torrente Lierza a Molinetto della Croda nel comune di Refrontolo.

 

Le squadre sul territorio - precisa una nota del Cfs - hanno verificato "che la quantità di detriti accumulati nel piccolo bacino a monte del mulino, non lascerebbe presupporre un effetto tappo tale da giustificare la quantità di acqua e fango che si è abbattuta sui cittadini" come si pensava ad una prima indagine.

"Tutto lascia supporre, invece - prosegue il Cfs - che proprio la inusuale e smodata quantità di precipitazioni estremamente concentrata nel tempo e nello spazio, in quel bacino caratterizzato da tempi di corrivazione delle acque estremamente brevi, abbia portato alle conseguenze ormai note.

 

È emersa dal sorvolo in elicottero, inoltre, una situazione di effettiva franosità nei territori circostanti il comune di Refrontolo e i sindaci dei comuni interessati stanno valutando l'opportunità di intervenire per bonificare e tamponare alcune zone dove, se continuasse questa allerta meteo, potrebbero verificarsi fenomeni franosi".

 

I tecnici spiegano che "una quantità d'acqua assolutamente eccezionale ha interessato contemporaneamente due microbacini contigui attraversati dal torrente Lierza, che appartiene al sistema Livenza. Quando l'acqua dai due microbacini è confluita nel Lierza era così tanta che il torrente non è stato in grado di reggerla".

Per spiegare l'eccezionalità del fenomeno gli esperti danno alcune cifre "assolutamente sconvolgenti" ai loro stessi occhi: il Lierza - spiegano - è una "incisione" nel terreno, con una larghezza massima di 5-6 metri e una profondità di 2-3 metri. "Dopo la bomba d'acqua sui due microbacini, il letto del fiume si è allargato in alcuni punti fino a 60 metri e l'altezza della piena ha superato i cinque metri".

Nel suo percorso verso un altro torrente più grande, affluente del Livenza, la forza dell'acqua ha impattato la struttura nella quale si svolgeva una festa ed ha fatto quattro vittime, trascinato a valle le automobili che ha incontrato e qualche detrito.

E le rotoballe di fieno che avrebbero fatto da "tappo" al torrente, come ipotizzato in un primo momento? "Una grande rotoballa - spiega il comandante della Forestale Piccin - è di mezzo metro cubo. Una dimensione quasi irrisoria rispetto alla forza di un fiume largo 60 metri".

 


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