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Molinetto della Croda: FIVI propone una riflessione

14-08-2014 - Valdobbiadene Pieve di Soligo

FIVI Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti | commenti | (5)

Sono passati dieci giorni dai fatti tragici accaduti al Molinetto della Croda a Refrontolo.

Molto è stato detto e scritto su tutti i media. Non entriamo nel merito dei fatti, non conoscendoli nel dettaglio ed essendo essi tuttora oggetto di indagini da parte di autorità e tecnici.

Noi vignaioli indipendenti italiani riteniamo sia importante proporre una riflessione, perché fra le moltissime parole spese su questa vicenda il termine vignaiolo è stato utilizzato spesso a sproposito e in maniera confusa, dimostrando che ancora oggi a questa figura non viene riconosciuta un’identità chiara. In questi giorni è stato deciso che i vignaioli fossero i potenziali colpevoli dell’accaduto, in un caotico attacco ad una categoria che esiste e opera da sempre nei territori di tutta Italia, con grave danno per quanti agiscono con coscienza e insieme alle loro famiglie vivono di questo lavoro.

Noi soci Fivi siamo tutti vignaioli, dal più anziano al più giovane iscritto, compresi i consiglieri eletti nel direttivo. Siamo tutti impegnati personalmente nella nostra impresa e siamo responsabili completamente della nostra attività, dalla cura delle vigne fino alla vendita delle bottiglie dei nostri vini.

Essere vignaiolo significa avere un rapporto diretto con la terra e ogni singolo filare dei nostri vigneti, quelli che quotidianamente viviamo e di cui ci prendiamo cura.

Le nostre mani toccano materia viva, non plastica, per questo sappiamo che ogni azione comporta una reazione. Siamo coscienti che il nostro lavoro e la produttività della nostra azienda possono esistere solo insieme al rispetto della nostra vigna e del territorio nel quale è inserita. Perché senza la nostra vigna, non esiste la nostra azienda.

Vivere e produrre in uno specifico territorio vuol dire non limitarsi a prendere, ma prodigarsi a dare; rispettando, custodendo, tutelando e promuovendo il microcosmo che ci accoglie. Per questo ogni nostra bottiglia racconta una storia diversa, restituendo con gli interessi alla terra tutto quello che dalla terra ha preso.

Un vignaiolo non può essere autolesionista, per definizione.

Riteniamo insensato l’attacco mediatico che è stato portato in questi giorni contro i vignaioli, perché presenta sotto una cattiva luce un’intera categoria di persone che non sfrutta, ma custodisce il territorio in cui vive e se ne prende cura ogni giorno cercando di prevenire ed evitare che accadano eventi disastrosi imprevedibili, ma purtroppo possibili.

Siamo 800 vignaioli indipendenti e nel nostro lavoro mettiamo la faccia. Ogni giorno. Con orgoglio.

FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti



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è come chiedere all'oste se il suo vino è buono......Cerrrto che voi non siete responsabili !!!
Ci mancherebbe.
Responsabili sono le istituzioni che consentono, per guadagno personale, che taluni possano rivoluzionare l'ambiente, spianare montagne e deviare fiumi, al solo scopo di introdurre una monocoltura come la vite.....e poco importa delle conseguenze sull'ecosistema !!!!
Certo è che al Molinetto non si attribuiranno responsabilità personali, altrimenti non sarebbe giustificato l'utilizzo dei fondi regionali promessi..... state tranquilli, ci sarà lo Stato di Calamità Naturale a prendersi le colpe e distribuire i denari......
I vignaioli usano anticrittogamici ed avvelanano persone ed ambiente, distruggono il territorio.... ma non sborseranno un cent... state tranquilli.... finchè il prosecco tira......

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è chiaro dal tono che usi, uguale nello stile a quello di chi usa il termine "proseccari", che dietro a questi commenti c'è prima di tutto un fatto personale, forse torti subiti, invidie di vario genere, insofferenza e frustrazione.
di fronte ad un fatto del genere un cittadino maturo, aspetta i risultati delle indagini che necessariamente si stanno facendo, (anche se tu sei convinto che dall'ultimo consigliere comunale in su sono tutti venduti alla causa dei vignaioli), e poi rende pubbliche, se vuole, le sue valutazioni.
di fronte a 4 morti non scrive stupidaggini senza conoscere i fatti.
cordialmente

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"loro" sono tytte persone mature, chi non è con loro invece, è un frustrato..... ma vàff....
Se "la persona matura aspetta i risultati......." come mai allora l'associazione si è presa la briga di scrivere un articolo dove, senza spettare l'esito delle indagini, si dichiara non responsabile a priori ?
Comunque, se lei ha l'accortezza di leggere bene prima di criticare, si renderà conto che io le anticipavo come non saranno addebitate responsabilità ad alcuno, se non al fato, così che i vari Comuni possano distribuire a pioggia i pubblici denari stanziati.... quindi non si preccupi, qualcosa andrà certamente a risolvere i danni da voi provocati.....
Se sono venduti ? Cerrrrrrto che si !!!!

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Sono d' accordo sostanzialmente con la nota del FIVI. A monte c' e' il dissesto idrogeologico che riguarda tutto il territorio, sia i boschi che i vigneti. Zanoni che ha puntato il dito contro i vigneti lo fa per ragioni personali di bassa politica. Trombato alle europee cerca spazio per le regionali, magari nelle file del PD.
Pippo, i commenti di Aspartame non vanno presi in considerazione.

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Checco appoggia Pippo.....che coppia !!!!
Che abbiano assaggiato troppo prosecco ???
Vaff.... Checco
Vaff.... Pippo

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