Malori fatali, Sirti: "I decessi non hanno a che vedere col lavoro"
L'azienda rassicura i dipendenti: "Tutti gli operai e i tecnici sono soggetti a controlli medici periodici"
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MARENO DI PIAVE - “Non risulta alcun nesso e fondamento medico-scientifico tra l'attività lavorativa e le cause del decesso dei lavoratori Daniele Bonesso e Marco Peressini”. Ha rassicurato i dipendenti, l’azienda Sirti, in merito al sospetto che la morti dei due lavoratori per arresto cardiaco, avvenute a pochi mesi di distanza, avessero qualcosa a che fare con il lavoro che questi svolgevanano.
“Tutte le attività lavorative in Sirti - riferisce l’azienda in una nota - sono svolte nel rigoroso rispetto delle norme sulla sicurezza e salvaguardia dei lavoratori e sono oggetto di costante monitoraggio. Tutti gli operai e i tecnici Sirti sono soggetti a controlli medici periodici, nei quali è compreso anche il controllo del tracciato cardiaco, che ne definiscono l'idoneità alla mansione che svolgono ed eventualmente le limitazioni da imporre nell'attività lavorativa”.
"Dagli archivi dell'azienda - si legge inoltre nella nota - non risultano precedenti che registrino decessi in circostanze simili. I due colleghi inoltre svolgevano attività molto diverse tra loro. Bonesso era caposquadra di lavori civili, Peressini invece era un giuntista di cavi in fibra ottica e rame, sarebbe un errore dunque considerare i due casi come parte di uno stesso fenomeno".
Il caso verrà in ogni caso approfondito.