Ecologia e Progresso attacca su pedonalizzazione e studenti
Disamina di Bedin sul Piano generale del traffico
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA - «La nuova area pedonale di Corso Mazzini, Piazza Dall’Armi, il Sedese, le Piazze Marconi e Negrelli, il parco Manin, il percorso “Tirindelli”, non sono per tutti!».
Così Giorgio Bedin di Ecologia e Progresso sul Piano generale del Traffico.
«L’amministrazione di Montebelluna nell’approvare l’aggiornamento del PGUT vieta l’uso di tutte le aree pedonali agli studenti del Centro Studi (Campus) – attacca Bedin -. O meglio scoraggia gli studenti ad utilizzare le fermate del Centro, spostate appena ad est di via Roma nella soluzione finale, per poi recarsi a scuola a piedi.
Dopo aver previsto la consegna e la raccolta degli studenti presso il Campus con i relativi maggiori costi del biglietto che nessuno pagherebbe, l’Amministrazione Comunale modifica gli orari di arrivo e partenza dei pullman presso il Campus per impedire che ci sia il tempo necessario per raggiungere le scuole a piedi scendendo dal pullman, appunto , in Centro, al mattino e per raggiungere la fermata in Centro a piedi all’uscita da scuola, come è stato fino ad ora, con somma gioia degli studenti».
«Il timore – continua Bedin - è che l’operazione scarico e prelievo degli studenti presso il Campus, conseguente alla chiusura di corso Mazzini, fallisca e si vedano i pullman ritornare vuoti verso la Stazione, come è attualmente, rendendo anche inutili sia il nuovo ponte carraio sul canale Brentella che la nuova mega fermata dei pullman prevista nell’area Sansovino.
Invece di incoraggiare gli studenti ad una salutare, socializzante ed economica passeggiata dal Campus verso il Centro e viceversa, magari attrezzando un percorso pedonale adeguato, l’Amministrazione preferisce escogitare il modo di imporre l’uso dei mezzi pubblici.
Viene da chiedersi a cosa servano le aree pedonali, ora anche tutta piazza Marconi, se poi si impedisce l’uso a chi ne ha veramente il diritto?
Che l’operazione chiusura del corso si stia rivelando inutile e dannosa, visto che comporta continui interventi di adeguamento della mobilità, stravolgendo sempre più l’uso della città stessa?».