12 dicembre 2024
Categoria: Scienze e tecnologie - Tags: medicina, ortopedia, distorsioni, traumi, legamenti, chirurgia, fratture, caviglia, ginocchio, anziani, sport, sportivi, estate
Scarpis Enrico | commenti |
Le distorsioni sono uno dei traumatismi osteoarticolari più frequenti, soprattutto in questo periodo estivo (nonostante il meteo, ahimè!). Spesso lievi, a volte risultano impegnative sotto il profilo del dolore e della limitazione del movimento. Il più delle volte le distorsioni avvengono per traumi accidentali, ma colpiscono frequentemente anche gli sportivi. Le distorsioni più frequenti sono quelle di caviglia e di ginocchio.
La distorsione è un trauma indiretto che sollecita le articolazioni oltre il limite fisiologico di movimento. Ogni articolazione, infatti, ha il proprio limite oltre il quale non riesce a spingersi. Se l’articolazione è sollecitata oltre questi limiti fisiologici, le strutture legamentose, che danno stabilità all’articolazione, vengono forzate eccessivamente e possono danneggiarsi anche irreversibilmente.
Esempio dei legamenti mediali (parte interna) della caviglia.
La distorsione non è da confondere con la lussazione, che rappresenta invece la perdita completa e permanente dei rapporti tra i capi articolari. Nella distorsione, infatti, i capi articolari possono perdere momentaneamente il rapporto, salvo poi ritornare nella posizione naturale al termine del trauma.
Le distorsioni, in base al meccanismo e alla forza del trauma, possono presentarsi con dolore, molto ben localizzato sulle strutture lese, gonfiore, ematoma e limitazione del movimento.
I provvedimenti di primo soccorso da impiegare in acuto sono:
Riposo
Nelle prime ore assoluto, successivamente è molto meglio muovere, con cautela, l’articolazione: il movimento facilita la guarigione delle strutture lese.
Protezione
dell’articolazione dal carico eccessivo e dai movimenti che hanno causato la distorsione. Utile, invece, il movimento dell’articolazione nelle altre direzioni non coinvolte dal trauma.
Ghiaccio
per ridurre l’infiammazione e il gonfiore.
Compressione
utile un bendaggio compressivo per impedire che l’articolazione si gonfi eccessivamente. Il bendaggio non deve essere assolutamente troppo stretto da impedire il flusso del sangue, ma neanche troppo blando, altrimenti il gonfiore aumenterà.
Arto elevato, in scarico
per favorire il deflusso di liquidi che sono già fuoriusciti dai vasi a causa dell’infiammazione.
Tutti questi sono accorgimenti semplici, rapidi, che tutti possono mettere in pratica subito dopo l’evento traumatico. Ricordo come non sia scopo di questo blog esaurire l'argomento delle distorsioni in queste poche righe. In caso nutrite dei dubbi sulla vostra situzione rivolgetevi al vostro medico (vedi dopo)! La relazione tra medico e paziente deve essere sempre coltivata con il massimo impegno possibile!
Nel caso di distorsioni lievi, accidentali, è sufficiente rivolgersi al Medico di Medicina Generale, che eseguirà un rapido esame obiettivo dell’articolazione coinvolta, valutando l’entità delle lesioni e delle eventuali fratture occorse, consigliando verso la migliore soluzione.
Nel caso di traumatismi occorsi in ambiente di lavoro, incidenti stradali, soprattutto se il trauma è di notevole entità, può essere sicuramente utile (a volte doveroso) rivolgersi al Pronto Soccorso, dove sarà lo specialista ortopedico a valutare l’articolazione, tenendo ben presente che una distorsione non garantisce particolare priorità d’ingresso.
Le informazioni sopra riportate e tutti gli articoli del blog hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono un consiglio medico, né provengono da prescrizione specialistica. Essi hanno lo scopo di spiegare tematiche mediche in modo comprensibile a tutti, senza, però, avere la presunzione di esaurire l'argomento in poche righe. Vi invito a rivolgervi al proprio medico curante, ai farmacisti e a tutti gli altri specialisti qualificati per chiarire qualsiasi dubbio riguardante la vostra salute. Il rapporto di fiducia, di stima reciproca e di confidenza tra medico e paziente deve essere sempre coltivato e salvaguardato con il massimo impegno possibile.
photo credit:
"Gray354". Con licenza Public domain tramite Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gray354.png#mediaviewer/File:Gray354.png
photo credit: <a href="https://www.flickr.com/photos/kplawver/49090277/">Kevin Lawver</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/">cc</a>
photo credit: <a href="https://www.flickr.com/photos/marktristan/453108653/">marktristan</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/">cc</a>
photo credit: <a href="https://www.flickr.com/photos/andriuxuk/4440467879/">andriuXphoto</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/">cc</a>
photo credit: <a href="https://www.flickr.com/photos/ffela/14022278008/">ffela</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/">cc</a>
photo credit: <a href="https://www.flickr.com/photos/26516072@N00/545180997/">Liesel Elliott</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.0/">cc</a>
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Caro lettore,
il nostro giornale vive soprattutto grazie agli inserzionisti. Disattivando il sistema di blocco della pubblicità, favorisci tutte le nostre attività: ti basta un click per darci un grande aiuto.
Grazie!