RIESE PIO X – Coltivava piante di marijuana all’ex cava Bergamin e anche a casa, e poi seccava le foglie, le macinava con un apposito attrezzo ed era pronto anche a confezionarle, probabilmente per lo spaccio. Un aspirante baby pusher in piena regola quello arrestato martedì dai carabinieri di Riese dopo un’indagine che ha consentito di scoprire il 17enne, insieme ad un amico di 18 anni, intenti ad annaffiare le piante nella cava.

^{Le piante di marijuana che il ragazzo coltivava nella cava ex Bergamin e a casa}

Il ragazzino coltivava quattro piante di 1 metro e 60 centimetri di altezza, nascoste dai vicini appezzamenti di mais all’interno della cava ex Bergamin in via Rubee. Piante che evidentemente il giovane seguiva con passione visto lo stato di rigogliosità. E, infatti, anche martedì pomeriggio si era recato alla cava, insieme ad un amico 18enne, per annaffiarle. Mentre era intento a dar loro l’acqua però, per lui sono scattate le manette.

I carabinieri erano appostati dal mattino, dopo che avevano passato i giorni precedenti a setacciare l’intera area. Sulle loro tracce erano infatti da qualche tempo, dopo la segnalazione del continuo vai e vieni di due giovani nella zona isolata. Addosso i ragazzi avevano ciascuno alcuni gramm di hashish.

^{Bilancino di precisione, grinder, marijuana essicata: tutto pronto per il confezionamento}

Dopo il fermo, immediata la perquisizione nelle abitazioni dei ragazzi. A casa del 18enne i militari non hanno trovato nulla, a casa del 17enne invece sono state scoperte altre due piante, di circa 1 metro e 20 di altezza. Erano state piantate nel perimetro di una siepe molto folta. Nella camera del giovane invece sono stati recuperati un bilancino di precisione, un grinder (un trituratore specifico per la marijuana), 130 grammi di “erba” già essiccata e alcuni foglietti di pellicola pronti per il confenzionamento.

Il 18enne è stato denunciato. Molto più grave la posizione del 17enne arrestato con l’accusa di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio. Per lui, su disposizione del magistrato, si sono aperte le porte di una casa famiglia di Treviso.