SILEA – Aggredito da uno sciame d’api, agricoltore salvato in extremis finisce in rianimazione. Assalita dagli insetti anche la moglie che se la cava con punture meno estese.

Attimi di paura ieri intorno alle 12 in via Sant’Elena nel fondo agricolo di proprietà di V.L. 69 anni. L’uomo, insieme alla moglie stava rastrellando del fieno quando è stato letteralmente aggredito da uno sciame d’api che lo ha letteralmente coperto. L’uomo si è accasciato per il dolore delle punture ed ha perso conoscenza a causa dello choc anafilattico.

^{Uno sciame d'api come quello che ha assalito l'agricoltore e la moglie}

La moglie, colpita da un numero inferiore di insetti è riuscita a dare subito l’allarme. I sanitari del Suem 118 hanno dovuto praticargli un massaggio cardiaco perché, a causa della grande quantità di veleno inoculatagli dalle api, il suo cuore si era fermato. I medici hanno anche iniettato all’uomo una dose di adrenalina. L’uomo è stato quindi trasferito d’urgenza al Ca’ Foncello dove è stato colto da una seconda crisi a causa di un brusco calo di pressione. Decine le punture sul corpo dell’anziano, colpito dai pungiglioni velenosi alle mani, al petto e al volto.

Meno gravi le condizioni della moglie, che dopo essere stata medicata in pronto soccorso è stata dimessa. A salvare la vita all’agricoltore la prontezza della moglie che ha immediatamente allertato i soccorsi.

Ancora insetti ma questa volta scorpioni hanno mandato in ospedale una donna di Mogliano Veneto. Una 27enne albanese, appena rientrata da una vacanza in patria nella sua abitazione di via Bellincioni, è stata punta da uno scorpione che si era annidato nella sua valigia. L’insetto, fortunatamente non velenoso, le ha provocato una leggera lesione che è stata medicata in pronto soccorso. Sul posto anche i vigili del fuoco che hanno cercato di recuperare l’insetto.