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20 aprile 2024

Oderzo Motta

«Subito 200 euro o rivendiamo il tuo iPhone»

A San Polo gang di minorenni: denunciati per rapina ed estorsione in concorso. Il 17enne boss è finito in comunità

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«Subito 200 euro o rivendiamo il tuo iPhone»

SAN POLO DI PIAVE - Banda di minorenni extracomunitari rapinano coetaneo del cellulare estorcendogli denaro per la restituzione. Arrestato il capo banda.

L’episodio risale ad una sera dei primi di aprile .Un giovane 15enne di origine marocchina, si trovava a bordo dell’autobus di linea diretto da Conegliano a San Polo di Piave per tornare a casa.

Mentre era seduto, è stato avvicinato da tre connazionali un po’ più grandi di lui che gli ordinavano con forza di alzarsi e liberare il posto.

 

Se avesse voluto indietro il telefono avrebbe dovuto tirar fuori 200 euro. Il capo della banda, così facendo, gli ha sottratto con violenza il cellulare iPhone S4 che il malcapitato teneva in tasca, facendosi forza anche della complicità degli altri due.

Una volta scesi a destinazione, gli ha detto che se avesse voluto indietro il telefono avrebbe dovuto tirar fuori 200 euro subito. Gli ha ordinato di telefonare a sua madre usando il cellulare di un’amica lì presente e di farsi portare subito nella piazza del paese la somma pretesa.

Altrimenti non avrebbe mai più riavuto indietro il telefonino che, anzi, sarebbe stato rivenduto su internet. Una volta scesi a destinazione, infatti, uno dei tre ha inforcato la sua bicicletta trattenendo con sé il telefono.

 

Il capo gli ha ordinato di custodirlo e di non restituirlo fino a quando non glie l’avrebbe detto lui. Si è poi allontanato subito dal luogo, in attesa che la vittima obbedisse agli ordini da lui impartiti per ottenere il denaro. Spaventato dall’arroganza del gruppetto, il giovane ha obbedito agli ordini, cercando di convincere la madre a raggiungerlo con la somma richiesta, motivando il fatto che aveva preso una multa dal controllore a bordo del pullman. Ma la madre, una volta raggiunto il figlio, non ha creduto a tale versione e, ben presto, il figlio le ha confessato l’accaduto.

 

I tre malviventi, che si erano appostati e avevano assistito all’incontro madre-figlio, visto che il loro piano era andato storto, si sono dileguati anche per evitare l’arrivo di qualche pattuglia. Subito dopo hanno incaricato un quarto fidato amico per sbloccare lo smartphone al fine di essere rivenduto.

 

La madre, non si è persa d’animo e ha chiamato subito la pattuglia dei Carabinieri intervenuta poco dopo, ma della banda ormai non c’era più traccia. Una volta formalizzata la denuncia ed avviate le prime indagini, i Carabinieri hanno individuato ben presto gli autori dell’episodio, procedendo alla denuncia a piede libero per i tre marocchini accusati di rapina ed estorsione in concorso. Nel frattempo è stato individuato anche il quarto elemento che, per conto del piccolo boss, aveva ricevuto il cellulare con l’incarico di sbloccarlo per poi essere rivenduto. Contro di lui, è scattata la denuncia per favoreggiamento.

 

Sul conto del piccolo boss, la Procura della Repubblica di Venezia ha accolto le risultanze investigative ed ha emesso un provvedimento di custodia cautelare di collocamento in comunità per minorenni.

Ieri mattina, i militari della stazione di San Polo hanno dato esecuzione al provvedimento sul conto del 17enne il quale, tra l’altro, era già gravato da altri precedenti per furto e spaccio. 

 


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