Zaia: "Controlli sanitari sui profughi"
VENEZIA - "Attiveremo controlli igienico-sanitari sulle strutture che ospitano i migranti di Mare Nostrum e verificheremo puntualmente con il massimo scrupolo il loro stato di salute". Lo annuncia il Presidente del Veneto Luca Zaia, dopo aver espresso nei giorni scorsi la propria opposizione all'arrivo di altri migranti nella regione. "Su questa vicenda l'organizzazione dello Stato continua ad essere confusionaria e borbonica - attacca - ma la salute pubblica dei veneti è un bene prezioso".
La salute dei veneti, continua Zaia, rappresenta "una priorità assoluta di fronte a una situazione nella quale il Governo questi problemi non se li pone". "Per cui, alla fine - spiega - mi sono attivato io e come Regione ho deciso di prendere in mano la situazione". "Su mio diretto incarico il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan - chiarisce ancora Zaia - ha formalizzato un decreto" attraverso il quale vengono disposti i controlli. "Fermo restando il nostro no netto e assoluto all'accoglienza di nuovi extracomunitari, considerando che il Veneto ha già dato ospitando 500 mila extracomunitari di cui 30 mila senza lavoro - prosegue il presidente della regione - i controlli saranno effettuati nell'interesse prioritario dei veneti ma anche di questi poveri disperati, che possono non sapere di essere malati e devono essere curati in caso di necessità. Penso anche ai cittadini e ai volontari che, inutile nasconderselo pur senza fare allarmismi - rileva - potrebbero essere esposti all'ipotetico contagio di malattie da tempo pressoché scomparse qui da noi, come tbc o scabbia, o di patologie caratteristiche dei Paesi di provenienza dei profughi che loro potrebbero incolpevolmente importare"
Zaia afferma di non essere l'unico a porsi questo problema, "perché gli Usa hanno innalzato ieri di un grado il loro stato di attenzione su Ebola e il Ministro degli Esteri britannico ha dichiarato oggi che si tratta di un problema reale per il suo Paese". "E' una tutela a 360 gradi - dice - che parte dalla garanzia sulla salute dei migranti e di fatto costituisce una doverosa azione di prevenzione della diffusione di malattie, soprattutto quelle trasmissibili per via aerea e per contatto. Va anche verificato - prosegue il governatore - lo stato igienico delle strutture ospitanti, perché le voci che sono circolate parlano troppo frequentemente di stabili dismessi, vere e proprie discariche a cielo aperto, e perché la repentinità caotica con la quale questi migranti arrivano potrebbe costringere ad 'arrangiare' alcune soluzioni logistiche".
Per Zaia, che martedì aveva manifestato la propria contrarietà per l'arrivo di un contingente di 170 migranti, "il Governo continua a muoversi nella logica e con la filosofia dello 'staisereno', ma noi non siamo sereni per niente". Il decreto emanato dalla Regione istituisce tra l'altro una Commissione Tecnica a supporto dei Dipartimenti di Prevenzione con il compito di interfacciarsi con i Punti di Contatto delle Ullss interessate alla presenza di immigrati per concordare le azioni necessarie a garantire la sorveglianza igienico-sanitaria e le eventuali emergenze correlate.