Violenza sulle donne, 111 chiamate d'aiuto in pochi mesi
Il telefono rosa, nella Marca, squilla. Ma la regione taglia i fondi
TREVISO - Le donne che si sono rivolte ai servizi di "Telefono rosa", nei primi cinque mesi del 2014, sono state 111, su un plafond di oltre 800 casi registrati da gennaio a giugno in Veneto contro un totale per il 2013 di 1.269 chiamate. Sono dati rilanciati dalla Cgil di Treviso che denuncia la scelta della Regione Veneto di dimezzare, nonostante l'aumento delle emergenze, le risorse destinate alla legge regionale n.5 del 2013 a sostegno delle vittime di violenza.
"Una riduzione da 400 mila a 200 mila euro - rileva il segretario generale della Camera del lavoro trevigiana - che si traduce in un mancato impegno sul tema, una gravissima forma di indifferenza da parte delle Istituzioni e, nel concreto, l'impossibilità di implementare i servizi messi in piedi dai centri antiviolenza e che nella realtà dei fatti funzionano solo grazie alla generosa ed esclusiva azione del volontariato". "Come Cgil abbiamo il dovere di denunciare tale grave situazione - conclude - e siamo convinti che, per contrastare il taglio dei finanziamenti, un supporto debba giungere anche da altri enti e aziende sanitarie locali".